La sirena Ligea nell'achea Kroton
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InfoDescrizione
Il Museo nazionale di Crotone aderisce alla 1° Giornata nazionale dedicata a Dante proponendo sui social l'immagine della moneta della città greca di Terina, fondata dall'achea Kroton, raffigurante una donna alata, da alcuni studiosi interpretata come immagine della sirena Ligea.
Nel canto XIX del Purgatorio Dante sogna una "femmina balba", cioè una donna balbuziente, storpia che pian piano diventa sempre più bella e accattivante e si rivela al Sommo Poeta come Sirena. Subito dopo ne appare un'altra, dall'aspetto virtuoso che la contrasta, finché interviene Virgilio a squarciare le vesti della prima, facendone apparire il ventre putrido e puzzolente.
Svegliatosi spaventato, a Dante il Vate spiega che la prima delle due donne rappresenta la cupidigia dei beni materiali, la seconda simboleggia la temperanza.
Significato del sogno è che l'uomo deve contrastare la cupidigia attraverso la temperanza: controllando cioè i propri istinti e desideri materiali, egli può frenare l'avidità e ogni brama smodata.
“Io son”, cantava, “io son dolce serena,
che’ marinari in mezzo mar dismago;
tanto son di piacere a sentir piena!
Io volsi Ulisse del suo cammin vago
al canto mio; e qual meco s’ausa,
rado sen parte; sì tutto l’appago!”
(Purgatorio, canto XIX, vv. 19-24)
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