Archivio di Stato di Rovigo
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Carosello galleria
La facciata settecentesca
L'ingresso
La facciata dell'istituto ha mantenuto sostanzialmente inalterate le linee originarie progettate da Domenico Cerato. L'ingresso dell'Istituto al civico n. 9. Un secondo ingresso permette l'accesso all'anticamera della sala Sichirollo, già teatro del Seminario vescovile.
Lo Statuto e Matricola dei Notai
Lo Statuto e Matircola dei Notai venne fatto restaurare già nel '500 dal podestà Giovan Girolamo Loredan.
Lo Statuto e Matricola dei Notai
Il più antico documento conservato in Archivio di Stato è il manoscritto contenente lo Statuto e la Matricola dei Notai, risalente al 1286.
I decori in ferro battuto
Nell'istituto si possono ammirare i lavori in ferro battuto opera di Celio Ricchieri, valente artista polesano degli anni '20-'30 del '900.
La sala studio
La sala studio dell'Archivio può ospitare fino a 12 studiosi.
La sala Catasto
La sala catasto dell'Archivio di Stato ha sede nell'antica Biblioteca del Seminario vescovile e conserva ancora oggi la scaffalatura originaria su due livelli.
La sala Sichirollo
La Sala Sichirollo, attualmente utilizzata per ospitare mostre e conferenze, era in origine il teatro del seminario vescovile.
I depositi
La sede di Rovigo contiene circa 7.000 metri lineari di scaffalature. Ad essi va aggiunto un nucleo di documentazione che per motivi di spazio è attualmente ospitato a Mestre.