Tipo Evento:
Mostra
Un'avventurosa migrazione nord-sud: I Lombardi a Corleone - Mostra virtuale
Apertura
Date di apertura
Evento giornaliero
Prenotazione Non richiesta
Orario di apertura:
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- Chiuso
- Dom
- Chiuso
Informazioni apertura
Info
12.00
Descrizione
Carissimi amici, bentrovati.
In questi giorni uno degli argomenti scottanti è la riapertura della circolazione tra le regioni italiane, con particolare attenzione verso la nostra Lombardia, la più colpita e martoriata dalla Pandemia del Covid 19.
Ci è allora venuta in mente una mostra realizzata nel 2012 che racconta la storia singolare di una migrazione alla rovescia, quella dei Lombardi verso la Sicilia.
Inaugurata in contemporanea in Salone Teresiano, nelle sedi degli Archivi di Stato di Palermo e di Milano e nell’aula magna dell'ex convento di Sant'Agostino a Corleone, la mostra
"I lombardi a Corleone" ricostruisce un viaggio affascinante attraverso la penisola avvenuto intorno alla metà del XIII secolo.
Nel declino del dominio svevo in Italia (forse negli ultimi anni di Federico II, forse sotto i suoi successori), sotto la guida di Oddone de Camerana, un gruppo di "Lombardi", molti dei quali del territorio di Tortona e dell'Oltrepò pavese, si trasferì in Sicilia, individuando come sede definitiva Corleone.
Le motivazioni di questa avventurosa migrazione al di là del mare, e per via di mare, sono probabilmente più di una: alla necessità di abbandonare luoghi in cui prevalevano le forze antisveve si aggiungeva verosimilmente il desiderio di raggiungere un'area dove la produzione e i commerci erano più sviluppati e dove un recente spostamento di saraceni a Lucera aveva lasciato ampi spazi di insediamento. Non è comunque da escludere che il flusso di popolazione sia durato anche più di una generazione e abbia coinvolto aree di origine progressivamente più ampie.
La mostra utilizza fonti di diverso livello che provengono da Archivi di tutta l’Italia: documenti della cancelleria sveva, pergamene notarili, fonti narrative e cronachistiche, riferimenti ai luoghi e spazi concreti attraverso carte moderne e portolani medievali o dei primi del Cinquecento.
I documenti sono stati esposti in originale presso gli enti che li conservano, senza ricorrere a costose e potenzialmente dannose operazioni di spostamento, mentre la mostra è, nella sua versione completa, solamente virtuale. Curata e realizzata dalla nostra Biblioteca, su progetto scientifico del Prof. Ezio Barbieri, la mostra virtuale è visibile sul sito della Biblioteca Universitaria di Pavia e sul portale del MiBACT, #InternetCulturale. La redazione, la grafica e la promozione sul web della mostra sono state curate da Antonella Campagna e Cristina Regali.
Visitate e curiosate!
A presto, un grande abbraccio da lontano!
#laculturanonsiferma
In questi giorni uno degli argomenti scottanti è la riapertura della circolazione tra le regioni italiane, con particolare attenzione verso la nostra Lombardia, la più colpita e martoriata dalla Pandemia del Covid 19.
Ci è allora venuta in mente una mostra realizzata nel 2012 che racconta la storia singolare di una migrazione alla rovescia, quella dei Lombardi verso la Sicilia.
Inaugurata in contemporanea in Salone Teresiano, nelle sedi degli Archivi di Stato di Palermo e di Milano e nell’aula magna dell'ex convento di Sant'Agostino a Corleone, la mostra
"I lombardi a Corleone" ricostruisce un viaggio affascinante attraverso la penisola avvenuto intorno alla metà del XIII secolo.
Nel declino del dominio svevo in Italia (forse negli ultimi anni di Federico II, forse sotto i suoi successori), sotto la guida di Oddone de Camerana, un gruppo di "Lombardi", molti dei quali del territorio di Tortona e dell'Oltrepò pavese, si trasferì in Sicilia, individuando come sede definitiva Corleone.
Le motivazioni di questa avventurosa migrazione al di là del mare, e per via di mare, sono probabilmente più di una: alla necessità di abbandonare luoghi in cui prevalevano le forze antisveve si aggiungeva verosimilmente il desiderio di raggiungere un'area dove la produzione e i commerci erano più sviluppati e dove un recente spostamento di saraceni a Lucera aveva lasciato ampi spazi di insediamento. Non è comunque da escludere che il flusso di popolazione sia durato anche più di una generazione e abbia coinvolto aree di origine progressivamente più ampie.
La mostra utilizza fonti di diverso livello che provengono da Archivi di tutta l’Italia: documenti della cancelleria sveva, pergamene notarili, fonti narrative e cronachistiche, riferimenti ai luoghi e spazi concreti attraverso carte moderne e portolani medievali o dei primi del Cinquecento.
I documenti sono stati esposti in originale presso gli enti che li conservano, senza ricorrere a costose e potenzialmente dannose operazioni di spostamento, mentre la mostra è, nella sua versione completa, solamente virtuale. Curata e realizzata dalla nostra Biblioteca, su progetto scientifico del Prof. Ezio Barbieri, la mostra virtuale è visibile sul sito della Biblioteca Universitaria di Pavia e sul portale del MiBACT, #InternetCulturale. La redazione, la grafica e la promozione sul web della mostra sono state curate da Antonella Campagna e Cristina Regali.
Visitate e curiosate!
A presto, un grande abbraccio da lontano!
#laculturanonsiferma
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-06-22 12:38:56 / Ultimo aggiornamento 2020-06-22 12:38:56
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