La sfida. Edoardo Galli Soprintendente per l'Antichità e l'Arte del Bruzio e della Lucania
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Informazioni apertura
InfoDescrizione
Nell'ambito degli eventi previsti per il piano di valorizzazione di quest'anno la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Cosenza ha previsto una serie di aperture straordinarie attraverso le quali si vuole far conoscere una parte della ricca documentazione conservata nel proprio archivio. Incantevole e spinosa, delicata ed aspra, la Calabria custodisce in sé i molteplici segni della storia che l’ha attraversata, in un tortuoso percorso che si snoda tra la gentilezza delle riviere dei gelsomini e dei cedri, lo splendore antico delle coste, viola e degli dei, e la dirompente natura dell’Aspromonte , della Sila, del Pollino evocazioni di colori, profumi, bellezze eteree e materiali intrecciate indissolubilmente. Terra di sfida, per connotazioni storiche, naturali, ambientali, sociali, sfida al territorio, agli eventi ,alle calamità che in un susseguirsi costante ne hanno trasformato la fragilità in punto di forza. E che dire della sfida del patrimonio culturale calabrese, tanto ricco quanto vulnerabile, passato per mille traversie e giunto a noi con tutte le sue profonde lacerazioni, evidenti e sconvolgenti quanto la sua insopprimibile bellezza. Questa eterna tangibile sfida seppe cogliere ed accettare Edoardo Galli, calabrese di Maierà, personalità severa, tra i più validi archeologi che non solo la Calabria, ma l’Italia intera abbia avuto nel primo Novecento, docente universitario, studioso dai molteplici meriti scientifici , non sufficientemente ricordato, rappresentato dai documenti del nostro archivio d’Istituto, nella veste, probabilmente meno posta all’attenzione, ma particolarmente incisiva, di primo Soprintendente per le Antichità e l’Arte del Bruzio e della Lucania, incarico che ricoprì in Reggio Calabria dal 1925 sino al 1936, già accogliendo una sfida implicita, dovendo rapportarsi con la maestosa e doviziosa eredità culturale lasciata da Paolo Orsi.
In particolare i documenti scelti e presentati si riferiscono alla nutrita e densa attività volta all’esame ed ai pareri rilasciati per i progetti presentati alla Soprintendenza dall’Opera Interdiocesana per la costruzione delle chiese in Calabria, a seguito del terremoto del 1908.
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