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#iorestoacasa e vi presento l'Aldini 473: il Petrarca della Biblioteca Viscontea
Apertura
Date di apertura
Evento giornaliero
Prenotazione Non richiesta
Orario di apertura:
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- Chiuso
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- Chiuso
- Dom
- Chiuso
Informazioni apertura
Info
12.00
Descrizione
Chiudiamo questa prima settimana di clausura, che speriamo dia al più
presto i suoi frutti, con l'unico codice della nostro patrimonio
probabilmente proveniente dalla Biblioteca dei Visconti e degli Sforza
del Castello di Pavia.
Si tratta dell'Aldini 473, "Esposizione dei Trionfi di Francesco Petrarca", manoscritto su carta del XV secolo che presenta il testo dei Trionfi in rosso, il commento, che si arresta al principio del Trionfo della Fama, in nero.
A c. 1 una cornice miniata a “bianchi girari” (cioè a intrecci viminei bianchi), con stemma visconteo sorretto da due putti nel margine inferiore e due piccole iniziali in oro su fondo blu e rosa o verde e rosa. La presenza dello stemma fa ritenere che il codice provenga dalla Biblioteca dei Visconti e degli Sforza nel Castello di Pavia.
Conoscete la storia della Biblioteca viscontea, tra l'ultimo quarto del Trecento e il fatidico 1499 una delle biblioteche più ricche, prestigiose e ammirate dell'epoca in Europa? Fu requisita in gran parte dal re di Francia Luigi XII durante la sua discesa in Italia, all'indomani della sconfitta degli eserciti sforzeschi e della cattura di Ludovico il Moro nel 1499, e andò a costituire il primo prestigiosissimo nucleo della Bibliothèque Royale, poi Nationale, di Parigi.
Potete trovare tutte le informazioni nella pagina dei Musei Civici di Pavia http://collezioni.museicivici.pavia.it/bvs/#2 Francesca Porreca
Bella anche la storia dello stemma visconteo, il serpente con tra le fauci un fanciullo! I Visconti erano, inizialmente, soltanto i signori di Anguaria, il cui nome evoca il latino anguis (serpente). Nella metà del XIV secolo, per nascondere un'origine che appariva poco nobile, i Visconti introducono una leggenda eroica. Bonifacio, signore di Pavia, sposa Bianca, figlia del duca di Milano. Mentre Bonifacio combatte contro i Saraceni, il figlio viene rapito e divorato da un enorme serpente. Al rientro dalla guerra, Bonifacio si mette sulle tracce del serpente e, scovatolo, lo uccide facendogli vomitare il proprio figlio miracolosamente vivo.
Buona lettura e buon fine settimana, ci risentiamo presto
#iorestoacasa #litaliachiamo
Si tratta dell'Aldini 473, "Esposizione dei Trionfi di Francesco Petrarca", manoscritto su carta del XV secolo che presenta il testo dei Trionfi in rosso, il commento, che si arresta al principio del Trionfo della Fama, in nero.
A c. 1 una cornice miniata a “bianchi girari” (cioè a intrecci viminei bianchi), con stemma visconteo sorretto da due putti nel margine inferiore e due piccole iniziali in oro su fondo blu e rosa o verde e rosa. La presenza dello stemma fa ritenere che il codice provenga dalla Biblioteca dei Visconti e degli Sforza nel Castello di Pavia.
Conoscete la storia della Biblioteca viscontea, tra l'ultimo quarto del Trecento e il fatidico 1499 una delle biblioteche più ricche, prestigiose e ammirate dell'epoca in Europa? Fu requisita in gran parte dal re di Francia Luigi XII durante la sua discesa in Italia, all'indomani della sconfitta degli eserciti sforzeschi e della cattura di Ludovico il Moro nel 1499, e andò a costituire il primo prestigiosissimo nucleo della Bibliothèque Royale, poi Nationale, di Parigi.
Potete trovare tutte le informazioni nella pagina dei Musei Civici di Pavia http://collezioni.museicivici.pavia.it/bvs/#2 Francesca Porreca
Bella anche la storia dello stemma visconteo, il serpente con tra le fauci un fanciullo! I Visconti erano, inizialmente, soltanto i signori di Anguaria, il cui nome evoca il latino anguis (serpente). Nella metà del XIV secolo, per nascondere un'origine che appariva poco nobile, i Visconti introducono una leggenda eroica. Bonifacio, signore di Pavia, sposa Bianca, figlia del duca di Milano. Mentre Bonifacio combatte contro i Saraceni, il figlio viene rapito e divorato da un enorme serpente. Al rientro dalla guerra, Bonifacio si mette sulle tracce del serpente e, scovatolo, lo uccide facendogli vomitare il proprio figlio miracolosamente vivo.
Buona lettura e buon fine settimana, ci risentiamo presto
#iorestoacasa #litaliachiamo
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© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-04-14 18:03:10 / Ultimo aggiornamento 2020-04-14 18:03:10
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