‘Di mano di Jacopo da Puntorme’ Disegni di Jacopo Pontormo nelle collezioni dell’Istituto centrale per la grafica
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Descrizione
Dal 15 dicembre “Di mano di Jacopo da Puntorme. Disegni di Jacopo Pontormo nelle collezioni dell’Istituto centrale per la grafica”,
mostra che per la prima volta nella sua interezza espone il fondo di
disegni di Jacopo Carucci (1494 – 1556) – artista meglio noto come
Pontormo dal luogo di nascita – la cui fama al tempo rivaleggiò con
quella dei grandissimi, da Raffaello ad Andrea del Sarto, da Bronzino a
Vasari.
Considerata l’intrinseca fragilità dei manufatti – a tal
punto da sconsigliarne il prestito – questo importantissimo nucleo di
disegni, quasi tutti bifaccia, è poco noto anche agli specialisti. Si
tratta di capolavori in parte inediti, che riferiscono dell’attività
creativa più intima dell’artista e che potranno essere ammirati e
confrontati tra loro fino al 20 marzo 2022 nelle sale espositive della
Calcografia, in via della Stamperia 6 a Roma, a due passi da Fontana di
Trevi. Un evento irripetibile che vuole rappresentare un momento di
riflessione critica, soprattutto perché si tratta di un nucleo di
disegni fresco di operatività dell’artista al lavoro, una sorta di
archivio personale di bottega, la cui importanza in tutti questi anni
era sfuggita agli esperti dell’arte di Pontormo.
LA PROVENIENZA DEI DISEGNI E LA MOSTRA
Tutti i disegni, a
eccezione di uno acquistato dal Gabinetto Nazionale delle stampe nel
1913, provengono dalla prestigiosa collezione Corsini, un tempo a
Palazzo Corsini alla Lungara (oggi Galleria Corsini); la Biblioteca
Corsini – dove i disegni e le stampe venivano abitualmente conservati
incollati in volumi – fu donata da papa Clemente XII al nipote Neri
Maria nel 1733 e ampliata per oltre un secolo dai discendenti della
famiglia. Nel 1883 il Principe Tommaso Corsini la donò all’Accademia dei
Lincei e nel 1895, grazie all’interessamento dello storico dell’arte
Adolfo Venturi, una parte consistente dei volumi contenenti i disegni e
le stampe andò a formare il nucleo originario del Gabinetto Nazionale
delle Stampe, costituito nel 1895 per la conservazione e lo studio delle
opere grafiche.
Ed è proprio dall’unione del Gabinetto Nazionale
delle Stampe e della Calcografia Nazionale di eredità pontificia che nel
1975 nasce l’Istituto Nazionale per la Grafica, che dal 2014 è
diventato “centrale” in seguito alla riforma Franceschini.
Anche i disegni presenti sui versi di alcuni di questi fogli (in totale sono 18), che riportano studi di figura, sono esposti in facsimile, poiché sottili a tal punto da non tollerare un’esposizione verticale a bandiera. I facsimile sono montati in passepartout e incorniciati.
Posizione
Contatti
- ic-gr@beniculturali.it
- Website
- www.grafica.beniculturali.it