Abel Ferrara legge “Cristo deriso” di Gabriele Tinti, poesie ispirate all’affresco di Beato Angelico.
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La Direzione regionale musei della Toscana e il Museo di San Marco, grazie alla collaborazione e al contributo della Fondazione CR Firenze, presentano il video del reading del regista e attore Abel Ferrara delle poesie di Gabriele Tinti ispirate all’affresco “Cristo deriso” del Beato Angelico realizzato nella cella numero sette e negli ambienti dell'ex convento.
L’affresco “Cristo deriso” di Beato Angelico nella cella dell’ex-Dormitorio differisce dalle rappresentazioni tradizionali in cui Gesù indossa un mantello scarlatto. Qui egli è rappresentato con una luminosa veste bianca che allude alla Resurrezione. Gesù è bendato, seduto su di un trono posto su di una base di pietra, con in mano lo scettro e il globo dorato. Soltanto uno dei torturatori è visibile. Gli altri sono evocati attraverso le immagini delle mani che battono il corpo mistico prima di trascinarlo sulla croce. La Vergine e San Domenico sono ai suoi piedi, in primo piano, non guardano la scena ma sembrano viverla e rievocarla in loro stessi.
La lettura dà un corpo e una voce alle mani dei torturatori, coloro che non riconoscono Gesù, che sono ciechi di fronte al divino e per questo tormentati.
Il reading è concepito in forma di preghiera, come un “approccio imperfetto al divino” pura testimonianza dell’ansia d’immortalità propria di tutti noi, dell’angoscia di ognuno di “voler salvare la propria soggettività vitale o passionale” (Didi-Hubermann).
Abel Ferrara – regista e attore noto per le sue storie di redenzione, di interrogazione cristiana, di travaglio interiore – dà voce all’affresco di Beato Angelico che spesso inseriva nelle proprie composizioni cartigli e testualità dirette a far parlare i protagonisti dei propri dipinti e che Tinti espanderà in vere e proprie invocazioni, lamenti.
"Gli affreschi delle celle dell’ex Dormitorio di San Marco" - spiega Angelo Tartuferi, direttore del Museo di San Marco - "hanno “parlato” per secoli ai domenicani che le abitavano. In questa Pasqua drammatica di guerra il Cristo deriso affrescato nella cella numero 7 acquista una voce di fortissima carica poetica e spirituale, quella di Abel Ferrara sul testo di Gabriele Tinti, già risuonata in alcuni dei maggiori musei del mondo, che tuttavia qui non può non assumere, più che in qualsiasi altro luogo, un’altissima valenza cristiana".
L’evento rientra nel più complesso “Rovine”, progetto di Gabriele Tinti che raccoglie una serie di letture dal vivo recitate di fronte alla statuaria classica e alla pittura rinascimentale. Negli ultimi anni il progetto ha visto coinvolti alcuni importanti attori e alcuni dei maggiori Musei al mondo come il Metropolitan di New York, il J. Paul Getty Museum ed il LACMA di Los Angeles, il British Museum di Londra, la Gliptoteca di Monaco, il Parco Archeologico del Colosseo, il Museo Nazionale Romano di Roma, i Musei Capitolini, il Museo dell’Ara Pacis, il Museo Archeologico di Napoli e molti altri ancora.
“Rovine” è stato insignito del Premio Montale fuori di casa 2018 per la poesia ed è stato recentemente scelto per celebrare il riallestimento delle collezioni del Getty Villa, per proseguire il dialogo iniziato con la mostra di artisti contemporanei "Plato in LA" in occasione della quale alcuni dei più celebrati artisti del panorama odierno hanno reinterpretato l'impatto di Platone sul mondo contemporaneo.
In occasione della Giornata Mondiale della Poesia, il 21 Marzo 2020 il Museo Nazionale Romano ha presentato la prima audio guida poetica museale al mondo con testi di Tinti e letture di Marton Csokas, Alessandro Haber, Franco Nero e Kevin Spacey.
Le collaborazioni recenti di Tinti riguardano il Parco Archeologico del Colosseo – che gli ha commissionato una serie di testi ad evocazione della statuaria un tempo presente nel Foro Romano, nel Colosseo e nella Domus Aurea - e il Museo Cappella Sansevero.
Si ringrazia per la sponsorizzazione tecnica The Westin excelsior Florence.
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Biografie
Abel Ferrara è uno dei registi e artisti più controversi.
Ha fatto del rapporto tra colpa e innocenza i cardini della propria poetica. Recentemente è stato premiato con il “Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker” della 77a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dedicato a una personalità che abbia segnato in modo particolarmente originale il cinema contemporaneo.
Nato a New York, nel Bronx, il 19 luglio 1951, Abel Ferrara ha diretto il suo primo Super 8 da ragazzo e ha presto collaborato con gli sceneggiatori Nicholas St. John e John McIntyre.
Nei tardi anni ’70 ha iniziato a dirigere i suoi primi film, The Driller Killer (1979) e L’angelo della vendetta (1981). Negli anni ’90 i suoi successi internazionali comprendono King of New York (1990), Il cattivo tenente (1992), Ultracorpi – L’invasione continua (1993), The Addiction (1995) e Fratelli (1996). Il cattivo tenente, con Harvey Keitel, è stato presentato al Festival di Cannes nel 1992 in Un Certain Regard.
L’anno dopo Ferrara è ritornato a Cannes con Ultracorpi – L’invasione continua. The Addiction, con Christopher Walken, è stato selezionato alla Berlinale nel 1995, mentre Fratelli, con Benicio Del Toro, Christopher Walken e Isabella Rossellini, ha vinto due premi alla Mostra di Venezia nel 1996. Mary, con Juliette Binoche, Forest Whitaker e Heather Graham, ha vinto quattro premi a Venezia nel 2005.
Nel 2011 Ferrara ha ottenuto il Pardo d’onore a Locarno. Gli anni 2010 hanno segnato la collaborazione di Ferrara con Willem Dafoe, che ha interpretato 4:44 L’ultimo giorno sulla Terra (2012), presentato a Venezia, Pasolini (2014), pure presentato a Venezia, Alive in France (2017), presentato a Cannes alla Quinzaine, Tommaso (2019) e di recente Siberia, proiettato all’ultima Berlinale.
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Gabriele Tinti è un poeta, scrittore e critico d’arte italiano.
Ha scritto ispirandosi ad alcuni capolavori dell’arte antica come Il pugile a riposo, Il Galata suicida, il Giovane vittorioso (Atleta di Fano), il Fauno Barberini, Il Discobolo, I marmi del Partenone, l’Ercole Farnese e molti altri ancora, collaborando con Istituzioni come il Museo Archeologico di Napoli, i Musei Capitolini, il Museo Nazionale Romano, il Museo dell’Ara Pacis, il J. Paul Getty Museum di Los Angeles, il British Museum di Londra, il Metropolitan di New York, il LACMA di Los Angeles, il Parco Archeologico del Colosseo e la Glyptothek di Monaco.
Le sue poesie sono state lette da attori come Kevin Spacey, Abel Ferrara, Malcolm McDowell, Robert Davi, Marton Csokas, Stephen Fry, James Cosmo, Vincent Piazza, Michael Imperioli, Franco Nero, Burt Young, Michele Placido, Alessandro Haber, Jamie Mc. Shane e Joe Mantegna.
Nel 2016 ha pubblicato “Last words” (Skira Rizzoli) in collaborazione con l’artista americano Andres Serrano.
Dal 2016 al 2018 ha composto alcune poesie ispirate ai capolavori di Giorgio de Chirico collaborando con il Metropolitan Museum of Art, la Peggy Guggenheim Collection, il MOMA di New York e il Museo del ‘900 di Milano.
Nel 2018 il suo progetto di poesia ecfrastica “Rovine” è stato insignito del Premio Montale con una cerimonia al Museo Nazionale Romano di Palazzo Altemps ed è stato l’unico progetto di scrittura scelto per celebrare il riallestimento delle collezioni del Getty Villa, per proseguire il dialogo iniziato con la mostra di artisti contemporanei “Plato in LA” in occasione della quale alcuni dei più celebrati artisti del panorama odierno hanno reinterpretato l’impatto di Platone sul mondo contemporaneo. Nello stesso anno ha esteso la sua opera ispirata ai capolavori dell’arte anche alla pittura rinascimentale con una lettura alla Pinacoteca di Brera e alla Galleria Nazionale di Palazzo Spinola.
Nell’Agosto del 2019, dopo una lunga assenza dalle scene, il due volte Premio Oscar Kevin Spacey ha letto la poesia di Tinti “Il Pugile a riposo” di fronte all’omonima statua conservata al Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo. L’evento è stato riportato nelle prime pagine della stampa di tutto il mondo.
In occasione della Giornata Mondiale della Poesia, il 21 Marzo 2020 il Museo Nazionale Romano ha presentato la prima audio guida poetica museale con testi di Tinti e letture di Marton Csokas, Alessandro Haber e Kevin Spacey.
Nel 2020 è uscita la sua raccolta di poesie in collaborazione con l’artista Roger Ballen per i tipi di Powerhouse Books (New York).
Lo stesso anno il Parco Archeologico del Colosseo commissiona lui una serie di testi ad evocazione della statuaria un tempo presente nel Foro Romano, nel Colosseo e nella Domus Aurea. Le sue poesie sono lette da Alessandro Haber, Michele Placido, Robert Davi, Stephen Fry, James Cosmo.
La collaborazione con Abel Ferrara inizia nel 2020 - con una lettura ispirata al “Galata Suicida” -, prosegue nel Febbraio del 2021 alla Pinacoteca di Brera con una lettura ispirata al “Cristo alla Colonna” di Donato Bramante e viene sviluppata nel Maggio del 2021 al Museo Cappella Sansevero con un drammatica lettura ispirata al “Cristo Velato”.
Nel 2021 24 Ore Culture ha raccolto in un volume per i tipi di Libri Scheiwiller (Milano) il progetto “Rovine”.
L’edizione inglese è uscita in contemporanea a cura dell’editore Eris Press (Londra).
Nel 2022 le sue poesie ispirate alle epigrafi del mondo antiche saranno pubblicate da La Nave di Teseo (Milano).
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