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Terremoto: in vigore il Decreto legge per la ricostruzione
Testo del comunicato
Il provvedimento prevede interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dal terremoto che il 20 e il 29 maggio 2012 ha interessato ampie zone delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Reggio Emilia, Mantova e Rovigo.
Nel testo sono contenute le modalità per la ricostruzione e riparazione delle abitazioni private e di immobili a uso non abitativo; contributi a favore delle imprese e disposizioni di semplificazione dei procedimenti amministrativi.
Il provvedimento – che estende fino al 31 maggio 2013 lo stato di emergenza - prevede la nomina dei presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto a commissari, con l’incarico di coordinare le attività per la ricostruzione. I presidenti potranno avvalersi per gli interventi dei sindaci dei comuni e dei presidenti delle province interessati.
Il Ministero dell’economia e delle finanze ha istituito un Fondo per la ricostruzione delle aree terremotate che prevede due miliardi e mezzo: 500 milioni arrivano dall’aumento dell’aliquota dell’accisa sui carburanti (2 centesimi al litro), un miliardo di euro per ciascuno degli anni 2013 e 2014 dalla riduzione delle voci di spesa nell’amministrazione pubblica. Inoltre il Fondo sarà alimentato con le risorse dell’UE. I presidenti stabiliranno - sulla base dei danni effettivamente verificatisi - priorità, modalità e percentuali entro le quali possono essere concessi contributi nel limite delle risorse.
Nel testo sono contenute le modalità per la ricostruzione e riparazione delle abitazioni private e di immobili a uso non abitativo; contributi a favore delle imprese e disposizioni di semplificazione dei procedimenti amministrativi.
Il provvedimento – che estende fino al 31 maggio 2013 lo stato di emergenza - prevede la nomina dei presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto a commissari, con l’incarico di coordinare le attività per la ricostruzione. I presidenti potranno avvalersi per gli interventi dei sindaci dei comuni e dei presidenti delle province interessati.
Il Ministero dell’economia e delle finanze ha istituito un Fondo per la ricostruzione delle aree terremotate che prevede due miliardi e mezzo: 500 milioni arrivano dall’aumento dell’aliquota dell’accisa sui carburanti (2 centesimi al litro), un miliardo di euro per ciascuno degli anni 2013 e 2014 dalla riduzione delle voci di spesa nell’amministrazione pubblica. Inoltre il Fondo sarà alimentato con le risorse dell’UE. I presidenti stabiliranno - sulla base dei danni effettivamente verificatisi - priorità, modalità e percentuali entro le quali possono essere concessi contributi nel limite delle risorse.
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-10-27 22:27:25 / Ultimo aggiornamento 2020-10-27 22:27:25