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Rivista vocale online del Museo Tattile Statale Omero “Aisthesis: scoprire l’arte con tutti i sensi”
Testo del comunicato
Tre protagonisti della cultura scientifica per il numero 16 di giugno, della Rivista AISTHESIS.
Christian Greco con la rivoluzione digitale, Vito D’Ambrosio con la cultura nella Costituzione, Fernando Torrente con l’inevitabilità dell’arte nella psicoanalisi.
Sempre strettamente legata all’attualità la Rivista vocale online del Museo Tattile Statale Omero “Aisthesis: scoprire l’arte con tutti i sensi”. Con esperienze dirette nei maggiori Musei del mondo, in particolare dal Museo Egizio di Torino, Christian Greco con un ampio “saggio”, afferma come ci troviamo immersi nella cosiddetta rivoluzione digitale che ha già profondamente trasformato sia il nostro approccio cognitivo, sia le conseguenti modalità di lavoro. In ambito archeologico, la fotogrammetria e la modellazione tridimensionale mettono in grado gli archeologi di documentare l’intero processo di scavo, e di ricostruire contesti anche dopo la loro rimozione. Possiamo riprodurre un sarcofago con precisione submillimetrica registrando tutte le sue fasi di produzione e di riutilizzo. Oltre ad indicare tutte le novità e le infinite possibilità della ricerca, Greco sottolinea come la rivoluzione digitale abbia anche prodotto, spinta e promossa dai social media e dalle visite online, anche una tipologia di museo “abitato e vissuto dal pubblico” tutti i giorni. Musei per scienza e ricerca, e musei abitati da tutti.
Vito D’Ambrosio, già nel Consiglio superiore della magistratura e poi per due mandati Presidente della Giunta Regionale della Regione Marche, ora impegnato con saggi, articoli ed incontri sui temi di diritti, giustizia e politica, racconta con un vivace taglio storico come l’introduzione dell’articolo 9, sia stata una assoluta novità [La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. /Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione]. Con una cronaca quasi giornalistica si parte dai primi due relatori, il latinista Concetto Marchesi, comunista, e il giovane professorino Aldo Moro, democristiano. Al primo si deve addirittura la presenza dell’articolo nella versione definitiva della Costituzione, con recupero sullo schema provvisorio, che lo aveva addirittura cancellato. Va però ricordato che la tutela del patrimonio storico e artistico della Nazione, era stata già suggerita nella famosa lettera sul tema di Raffaello a Baldassarre Castiglione al Papa Leone X del 1519. Velocemente ma efficacemente, si citano anche la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea” (Trattato di Lisbona, in vigore nel 2009), e l’efficace conferma nel 2006, quando con la legge n. 152 si sono approvate norme generali in materia ambientale. Oggi si parla di beni culturali come petrolio d’Italia. Ma forse non è una ipotesi totalmente positiva.
Fernando Torrente, noto per la sua attività di psicoterapeuta e per le numerose pubblicazioni, analizza con taglio psicoanalitico le sensazioni percettivi dell’avvicinarsi all’arte nel profondo. Sostenendo che le sensazioni cutanee introducono, fin da prima della nascita, i bambini in un universo di grande ricchezza e complessità, che risveglia il sistema percezione-coscienza. Ciò sottintende ad un sentimento globale ed episodico di esistenza da cui si può affermare che esiste la possibilità di uno spazio psichico originario. Il contatto corporeo risulta essere un bisogno primario per la sopravvivenza. La pelle è come un “secondo cervello”. É l’organo che filtra il mondo esterno e ad esso risponde. Milioni di terminazioni nervose mandano messaggi al cervello dove sono elaborati durante il primo anno di vita in sensazioni, immagini, percezioni, pensieri e parole. Per questo l’incontro tra l’uomo e l’arte non è un avvenimento, un’azione ma una ineludibile avventura con sé stesso.