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“RESTAURA” - IX SALONE DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI
Testo del comunicato
IX Salone dei Beni e delle Attività Culturali
2 dicembre 2005 ore 9,30/13,00
Venezia – Terminal Passeggeri – Sala Gialla
CONVEGNO: “Tecnologie avanzate per la conservazione del patrimonio”
Venerdì 2 dicembre, dalle ore 9.30 alle ore 13.00 presso la Sala Gialla del Terminal Passeggeri di Venezia, si terrà nell’ambito del IX Salone dei Beni e delle Attività Culturali di Venezia il convegno “Tecnologie avanzate per la conservazione del patrimonio”, organizzato dalla Direzione Generale per l’Innovazione Tecnologica e la Promozione del MiBAC. Il convegno, introdotto dal Direttore generale arch. Antonia Pasqua Recchia, apre la prima edizione di Restaura, iniziativa nata dalla volontà di favorire l’incontro e lo scambio culturale sul tema della conservazione e del restauro tra gli Istituti centrali e territoriali del Ministero, i professionisti del settore e le imprese del restauro dei beni culturali.
L’incontro-evento,che può definirsi“Restaura”: la materia dell’arte, offre l’occasione di far conoscere e promuovere, attraverso l’esperienza operativa del tutto originale degli Istituti del Ministero, non solo la presentazione dei risultati ritenuti più interessanti da parte delle strutture tecniche operative ma anche lo spirito e il valore della missione istituzionale della conservazione.
Momento di confronto che risulta tanto più prezioso e significativo quanto più ostacolato dalla consueta prassi operativa, fatta di condizioni spesso estreme, di tempi incalzanti che non consentono un adeguato scambio di esperienze e professionalità. Dunque, una importante occasione per tutti gli addetti del settore per presentare i propri progetti operativi, tracciando precise linee di azione, illustrando le procedure tecniche più avanzate applicate alla conservazione, scandagliando ed enucleando il rapporto sinergico che lega, sempre più indissolubilmente, scienza, tecnologia e conservazione.
Significativi esempi di ricerca applicata sviluppata per altri settori (diagnostica, controllo ambientale, simulazione di stress e degrado, prevenzione e protezione antisismica) e trasferita con profitto in tecnologie sviluppate per la conservazione del patrimonio culturale verranno illustrati dai circa trenta Istituti che hanno aderito all’iniziativa presentando trentasei progetti innovativi, che abbracciano altrettante aree tematiche: l’Istituto per la Patologia del Libro ed il Centro di Fotoriproduzione, Legatoria e Restauro presenteranno i nuovi metodi diagnostici e le innovative tecniche per il recupero del materiale archivistico e librario; nel medesimo campo di azione si muovono l’Archivio di La Spezia, con il restauro virtuale effettuato sul documenti riportante la Pace di Calcandola, siglata alla presenza di Dante Alighieri, e la Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III di Napoli, con la presentazione di un innovativo sistema di monitoraggio ambientale via onde radio. L’Istituto centrale per il Restauro proporrà un originale progetto sperimentale di restauro di manufatti archeologici sommersi; l’Opificio delle Pietre Dure presenterà il restauro della Porta del Paradiso di Lorenzo Ghiberti, realizzato con l’aiuto del laser per la pulitura dei metalli; l’interessante progetto della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte vede invece l’impiego della termografia agli infrarossi per la conoscenza delle ceramiche antiche. Le fibre in carbonio sono state utilizzate dalla Soprintendenza per i beni Architettonici e per il Paesaggio delle province di Verona, Rovigo e Vicenza nel restauro di Villa Caldogno per ricostruire il livello originario della pavimentazione.
La Soprintendenza per i Beni Archeologici di Roma presenterà la scheda tecnica del piano dell’Arena dell’Anfiteatro Flavio montato su travi di legno lamellare rinforzate da fibre di carbonio e aramidiche e il restauro dell’Oratorio dei XL Martiri – Foro Romano che coniuga il recupero di tecniche tradizionali e l’impiego di nuove tecnologie per la ricostruzione dell’immagine dell’architettura antica. La Soprintendenza per il Patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico per le province di Verona, Rovigo e Vicenza, per il restauro degli affreschi della cripta di San Zeno a Verona ha impiegato con successo la nanocalce dispersa in alcol iso-propilico. Non meno importanti e innovativi sono gli altri progetti non citati che vengono illustrati esaustivamente nello stand del MiBAC.
Ufficio Stampa MiBAC
Tel. 06-67232261