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Presentato l’anno culturale della Cina in Italia
Testo del comunicato
L’Anno Culturale della Cina in Italia è una rassegna volta a promuovere la conoscenza della cultura cinese in Italia. L’iniziativa si colloca in un momento di grande vitalità nella storia dei rapporti fra i due Paesi. Il 6 novembre 2010 si festeggeranno infatti 40 anni di relazioni diplomatiche tra Italia e Cina.
L’incarico di coordinare il contributo italiano alla realizzazione della rassegna è stato affidato dal capo del Governo Italiano Onorevole Silvio Berlusconi al Prof. Giuliano Urbani, già Ministro per i Beni e le Attività Culturali.
La rassegna “Anno Culturale della Cina” prevederà un centinaio di eventi di carattere culturale, ma anche economico-commerciale, educativo, tecnico-scientifico, ambientale e turistico, che si svolgeranno a Roma, Milano, Torino, Napoli, Firenze, ed altre realtà territoriali gemellate con la Cina.
Relatori della Conferenza Stampa per la presentazione dell’Anno Culturale della Cina:
l’Ambasciatore della Repubblica Popolare cinese S.E. Ding Wei,
il coordinatore del Governo italiano Professor Giuliano Urbani,
il Direttore generale per i Paesi dell’Asia, dell’Oceania, del Pacifico e l’Antartide del Ministero degli Affari Esteri Attilio Iannucci,
il Presidente della Fondazione Italia-Cina Cesare Romiti
il Direttore generale per la Valorizzazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali Mario Resca.
La mostra I due Imperi. L’aquila e il dragone apre l’Anno della Cina in Italia
Risultato della cooperazione pluriennale tra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali della Repubblica Italiana e lo State Administration for Cultural Heritage della Repubblica Popolare Cinese, arriva a Roma, dopo la tappa milanese a Palazzo Reale, la mostra I due imperi. L’aquila e il dragone apre l’Anno della Cina in Italia.
– Il progetto rappresenta un tassello importante di una positiva collaborazione tra le due Amministrazioni che sarà ulteriormente enfatizzata dalla firma di un nuovo MoU sul partenariato per la promozione del Patrimonio Culturale, in occasione della visita del Primo Ministro Wen Jabao per le celebrazioni di apertura dell’Anno Culturale della Cina1 il 7 ottobre. Il nuovo accordo prevede l’istituzione di un partenariato pluriennale attraverso un rapporto strutturato, che darà un forte impulso allo scambio
di mostre e collezioni museali, all’organizzazione e coproduzione di progetti espositivi.
Aspetto nodale della collaborazione sarà la partecipazione attiva del MiBAC al progetto di musealizzazione del nuovo Museo Nazionale della Cina di Piazza Tien nan men, che dopo un lungo ed importante intervento di restauro riaprirà i battenti la prossima primavera (192.000 mq espositivi – uno dei più grandi musei al mondo).
Una collaborazione esclusiva che prevede la realizzazione di un museo statale della cultura italiana - una vetrina delle civiltà e delle testimonianze storico artistiche che si sono sviluppate nel territorio della penisola italiana. Allo stesso modo, in spirito di reciprocità, l’Italia offrirà un prestigioso spazio espositivo nelle Sale Monumentali del Palazzo di Venezia, al fine di ospitare un museo statale della cultura cinese.
È questa la prima volta in cui i due più importanti imperi della storia - quello romano e le dinastie cinesi Qin e Han nel periodo che va dal II secolo a.C. al IV secolo d.C. - vengono messi a confronto.
La Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma accoglie un’anteprima dell’esposizione nella Curia Iulia, situata nel cuore della vita politica, commerciale e sociale dell’impero: il Foro romano. La Soprintendenza per il patrimonio Storico-Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma inaugurerà a Palazzo Venezia una più ampia sezione della mostra a partire da novembre.
Oltre 450 capolavori italiani e cinesi ricostruiscono le tappe e i momenti salienti del sorgere e dello sviluppo dei due imperi mettendo in luce aspetti della vita quotidiana, della società, del culto e dell’economia.
Intanto, dall’8 ottobre 2010 al 9 gennaio 2011 l’imponente sede del senato romano, che ancora conserva un prezioso pavimento in marmi colorati e gradini in pavonazzetto e giallo antico su cui poggiavano i seggi dei senatori, presenta un’insieme di opere che mettono a fuoco il concetto di impero in entrambe le civiltà.
L’incarico di coordinare il contributo italiano alla realizzazione della rassegna è stato affidato dal capo del Governo Italiano Onorevole Silvio Berlusconi al Prof. Giuliano Urbani, già Ministro per i Beni e le Attività Culturali.
La rassegna “Anno Culturale della Cina” prevederà un centinaio di eventi di carattere culturale, ma anche economico-commerciale, educativo, tecnico-scientifico, ambientale e turistico, che si svolgeranno a Roma, Milano, Torino, Napoli, Firenze, ed altre realtà territoriali gemellate con la Cina.
Relatori della Conferenza Stampa per la presentazione dell’Anno Culturale della Cina:
l’Ambasciatore della Repubblica Popolare cinese S.E. Ding Wei,
il coordinatore del Governo italiano Professor Giuliano Urbani,
il Direttore generale per i Paesi dell’Asia, dell’Oceania, del Pacifico e l’Antartide del Ministero degli Affari Esteri Attilio Iannucci,
il Presidente della Fondazione Italia-Cina Cesare Romiti
il Direttore generale per la Valorizzazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali Mario Resca.
La mostra I due Imperi. L’aquila e il dragone apre l’Anno della Cina in Italia
Risultato della cooperazione pluriennale tra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali della Repubblica Italiana e lo State Administration for Cultural Heritage della Repubblica Popolare Cinese, arriva a Roma, dopo la tappa milanese a Palazzo Reale, la mostra I due imperi. L’aquila e il dragone apre l’Anno della Cina in Italia.
– Il progetto rappresenta un tassello importante di una positiva collaborazione tra le due Amministrazioni che sarà ulteriormente enfatizzata dalla firma di un nuovo MoU sul partenariato per la promozione del Patrimonio Culturale, in occasione della visita del Primo Ministro Wen Jabao per le celebrazioni di apertura dell’Anno Culturale della Cina1 il 7 ottobre. Il nuovo accordo prevede l’istituzione di un partenariato pluriennale attraverso un rapporto strutturato, che darà un forte impulso allo scambio
di mostre e collezioni museali, all’organizzazione e coproduzione di progetti espositivi.
Aspetto nodale della collaborazione sarà la partecipazione attiva del MiBAC al progetto di musealizzazione del nuovo Museo Nazionale della Cina di Piazza Tien nan men, che dopo un lungo ed importante intervento di restauro riaprirà i battenti la prossima primavera (192.000 mq espositivi – uno dei più grandi musei al mondo).
Una collaborazione esclusiva che prevede la realizzazione di un museo statale della cultura italiana - una vetrina delle civiltà e delle testimonianze storico artistiche che si sono sviluppate nel territorio della penisola italiana. Allo stesso modo, in spirito di reciprocità, l’Italia offrirà un prestigioso spazio espositivo nelle Sale Monumentali del Palazzo di Venezia, al fine di ospitare un museo statale della cultura cinese.
È questa la prima volta in cui i due più importanti imperi della storia - quello romano e le dinastie cinesi Qin e Han nel periodo che va dal II secolo a.C. al IV secolo d.C. - vengono messi a confronto.
La Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma accoglie un’anteprima dell’esposizione nella Curia Iulia, situata nel cuore della vita politica, commerciale e sociale dell’impero: il Foro romano. La Soprintendenza per il patrimonio Storico-Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma inaugurerà a Palazzo Venezia una più ampia sezione della mostra a partire da novembre.
Oltre 450 capolavori italiani e cinesi ricostruiscono le tappe e i momenti salienti del sorgere e dello sviluppo dei due imperi mettendo in luce aspetti della vita quotidiana, della società, del culto e dell’economia.
Intanto, dall’8 ottobre 2010 al 9 gennaio 2011 l’imponente sede del senato romano, che ancora conserva un prezioso pavimento in marmi colorati e gradini in pavonazzetto e giallo antico su cui poggiavano i seggi dei senatori, presenta un’insieme di opere che mettono a fuoco il concetto di impero in entrambe le civiltà.
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-10-27 22:27:14 / Ultimo aggiornamento 2020-10-27 22:27:14