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Positivi i dati per il sostegno statale al cinema italiano
Testo del comunicato
L’articolo pubblicato oggi sul “Giornale” fornisce i dati positivi del cinema italiano nell’ultimo anno, evidenziando come l’attuale sistema di sostegno pubblico alla produzione cinematografica, basato oramai in larga parte su incentivi fiscali e su limitati sostegni selettivi, non comporti più le distorsioni e gli enormi sprechi di denaro pubblico che hanno caratterizzato il decennio 1994-2004.
La riforma introdotta nel 2004, le successive e numerose misure di adeguamento, la piena operatività degli incentivi fiscali hanno reso più efficace l’intervento dello Stato, riqualificando il ruolo imprenditoriale nel settore della produzione, sia mediante la riduzione della quota massima di costo del film, sia condizionando il contributo al reperimento delle restanti risorse necessarie a coprire il residuo costo di produzione del film finanziato.
L’apporto medio dello Stato alla produzione cinematografica a titolo di contributo diretto è risultato, nel 2009, pari al 11,2% dell’investimento complessivo relativo alla produzione di tutti i film di nazionalità italiana, rispetto a percentuali dell’oltre 40% in anni precedenti la riforma Urbani. Se un tempo i film finanziati, salvo rare eccezioni, cadevano nel disinteresse più assoluto, nel nuovo sistema i film riconosciuti di interesse culturale hanno ottenuto risultati di gran lunga migliori rispetto al passato: i 129 lungometraggi, di cui 86 finanziati dal MiBAC per 126 milioni, dichiarati di interesse culturale nel periodo 2005-2009 e usciti in sala, hanno infatti ottenuto un incasso al botteghino di circa 280 milioni di euro.
Roma, 7 gennaio 2011
Ufficio Stampa MiBAC
Tel. 06.6723.2261 .2262
La riforma introdotta nel 2004, le successive e numerose misure di adeguamento, la piena operatività degli incentivi fiscali hanno reso più efficace l’intervento dello Stato, riqualificando il ruolo imprenditoriale nel settore della produzione, sia mediante la riduzione della quota massima di costo del film, sia condizionando il contributo al reperimento delle restanti risorse necessarie a coprire il residuo costo di produzione del film finanziato.
L’apporto medio dello Stato alla produzione cinematografica a titolo di contributo diretto è risultato, nel 2009, pari al 11,2% dell’investimento complessivo relativo alla produzione di tutti i film di nazionalità italiana, rispetto a percentuali dell’oltre 40% in anni precedenti la riforma Urbani. Se un tempo i film finanziati, salvo rare eccezioni, cadevano nel disinteresse più assoluto, nel nuovo sistema i film riconosciuti di interesse culturale hanno ottenuto risultati di gran lunga migliori rispetto al passato: i 129 lungometraggi, di cui 86 finanziati dal MiBAC per 126 milioni, dichiarati di interesse culturale nel periodo 2005-2009 e usciti in sala, hanno infatti ottenuto un incasso al botteghino di circa 280 milioni di euro.
Roma, 7 gennaio 2011
Ufficio Stampa MiBAC
Tel. 06.6723.2261 .2262
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-10-27 22:29:51 / Ultimo aggiornamento 2020-10-27 22:29:51