Pubblicato il:
Iscriviti alla newsletter
ITINERARIO TURISTICO CULTURALE DEI CASTELLI IN CALABRIA
Testo del comunicato
Il sistema difensivo calabrese e le sue vicende costruttive si legano alla storia politico sociale della regione che, in virtù della sua posizione geografica, appariva tanto vulnerabile quanto strategicamente importante per il controllo del territorio delle vie di comunicazione verso Napoli.
Le prime opere fortificate sorsero sulla scia delle originarie strutture di epoca romana, i castra, a presidio di città e nuclei abitati, ma fu in epoca normanna che il sistema fortificato assunse in Calabria connotazioni più marcate per divenire, successivamente, in età sveva oggetto di un preciso programma difensivo. Con l'avvento della dinastia aragonese (1442) le nuove necessità belliche, connesse con il recente impiego della polvere da sparo, comportarono un? evoluzione dell? archiettura militare e l? impiego dei più importanti architetti militari del tempo, la cui presenza in Calabria è ormai ampiamente documentata dalle fonti. Da Reggio a Crotone le esistenti strutture furono oggetto di un programma di revisione ed aggiornamento, che continuò in età viceregnale, inteso a garantire la difesa dalle incusioni turchesche, o come nel caso del castello di Pizzo, al controllo del territorio da feudatari infedeli.
L? attenuarsi della minaccia di incursioni a cominciare dal XVII sec. diminuì la volontà politica di intervenire nel mantenimento assai oneroso delle strutture fortificate, favorendo un graduale degrado di fortilizi e torri la cui esistenza è oggi, in alcuni casi, ridotta a condizione di rudere.
Castello Amantea; Castello di Catanzaro; Castello di Caccuri (KR); Castello di Cosenza; Castello di Nicastro (CZ); Castello di Pizzo Calabro (VV); Castello di Reggio Calabria; Castello di Roccella Ionica (RC): Castello di Santa Severina (KR); Castello di Squillace (CZ).
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-10-27 22:27:10 / Ultimo aggiornamento 2020-10-27 22:27:10