Pubblicato il:
Iscriviti alla newsletter
Il sottosegretario Giro ha incontrato oggi i rappresentanti del settore della Danza
Testo del comunicato
Nel pomeriggio il Sottosegretario ai Beni e alle Attività Culturali, Francesco Giro ha incontrato i rappresentanti della danza Francesca Bernabini, Presidente Federdanza Agis, Raimondo Arcolai, Presidente Adep – Federdanza Agis, Patrizia Salvatori, Presidente Aidap – Federdanza Agis, Silvano Patacca e Monica Ratti, Vicepresidenti Adep – Federdanza Agis.
“Nel corso dell’incontro, mi hanno espresso la loro preoccupazione per il mancato reintegro del Fondo Unico per lo Spettacolo. La riduzione del 35 – 40% dei fondi destinati alla danza, che passeranno – secondo i rappresentanti del settore – da 9 a 5 milioni di euro, rischia di cancellare, a loro avviso, come un colpo di spugna tutte le attività di danza nel nostro Paese. E questo senza contare che la mancanza di ogni certezza, di ogni possibile programmazione, di ogni forma di stabilità, rende di fatto estremamente complesso per questo settore attrarre investimenti privati come anche cogliere coproduzioni e alleanze con partner stranieri, dato che in tutta Europa come del resto del mondo si programma con un anticipo che varia dai tre ai cinque anni” E conclude: “Personalmente ho preso atto di questo allarme, rassicurando i rappresentanti, e mi impegnerò per recuperare anche parzialmente le risorse perdute”
Roma, 7 Marzo 2011
“Nel corso dell’incontro, mi hanno espresso la loro preoccupazione per il mancato reintegro del Fondo Unico per lo Spettacolo. La riduzione del 35 – 40% dei fondi destinati alla danza, che passeranno – secondo i rappresentanti del settore – da 9 a 5 milioni di euro, rischia di cancellare, a loro avviso, come un colpo di spugna tutte le attività di danza nel nostro Paese. E questo senza contare che la mancanza di ogni certezza, di ogni possibile programmazione, di ogni forma di stabilità, rende di fatto estremamente complesso per questo settore attrarre investimenti privati come anche cogliere coproduzioni e alleanze con partner stranieri, dato che in tutta Europa come del resto del mondo si programma con un anticipo che varia dai tre ai cinque anni” E conclude: “Personalmente ho preso atto di questo allarme, rassicurando i rappresentanti, e mi impegnerò per recuperare anche parzialmente le risorse perdute”
Roma, 7 Marzo 2011
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-10-27 22:29:51 / Ultimo aggiornamento 2020-10-27 22:29:51