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Giro: "Pontificia Accademia di Archeologia dimostra amore della chiesa per la cultura di Roma"
Testo del comunicato
Francesco Maria Giro, Sottosegretario di Stato ai Beni e alle Attività culturali ha dichiarato:
“La storia così bella ma così controversa e difficile della Pontificia Accademia Romana di archeologia dimostra il grande amore della Chiesa per il patrimono culturale di Roma. Fondata nel 1810 dagli invasori francesi, durante la cattività di papa Pio VII, l'Accademia si fregiò del titolo di "Libera" e divenne "Pontificia" solo 19 anni dopo, nel 1829, per volontà di papa Pio VIII, che - come i suoi predecessori - non volle disperdere il lavoro di questa istituzione culturale che, seppure nata al di fuori dell'alveo della Chiesa, seppe svolgere i suoi compiti in modo lungimiramte anche grazie alla guida del suo Presidente Antonio Canova. Fu dunque grazie ad un atto di cura e di profonda premura della Chiesa verso la cultura che l'Accademia, dopo il declino dell'impero napoleonico e il ritorno del Papa in Vaticano, si salvò. E anche nel 1870 la Pontificia Accademia di fronte al dilemma di restare nella Chiesa o di scegliere il nuovo corso dello Stato unitario, preferì restare nella Chiesa, diversamente dall'Accademia di San Luca, istituzione consorella, che aderì all'amministrazione regia del nuovo Stato".
Lo ha dichiarato il sottosegretario Francesco Giro nel suo discorso di saluto in occasione delle Celebrazioni per il bicentenario della Pontificia Accademia Romana di archeologia che si sono svolte al Palazzo della Cancelleria, presiedute dal Cardinale Segretario di Stato, Tarcisio Bertone e dal Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura.
Roma, 9 Dicembre 2010
MiBAC
Ufficio Stampa del Sottosegretario Giro
Via del Collegio Romano, 27 - 00186 Roma
06 67232750
“La storia così bella ma così controversa e difficile della Pontificia Accademia Romana di archeologia dimostra il grande amore della Chiesa per il patrimono culturale di Roma. Fondata nel 1810 dagli invasori francesi, durante la cattività di papa Pio VII, l'Accademia si fregiò del titolo di "Libera" e divenne "Pontificia" solo 19 anni dopo, nel 1829, per volontà di papa Pio VIII, che - come i suoi predecessori - non volle disperdere il lavoro di questa istituzione culturale che, seppure nata al di fuori dell'alveo della Chiesa, seppe svolgere i suoi compiti in modo lungimiramte anche grazie alla guida del suo Presidente Antonio Canova. Fu dunque grazie ad un atto di cura e di profonda premura della Chiesa verso la cultura che l'Accademia, dopo il declino dell'impero napoleonico e il ritorno del Papa in Vaticano, si salvò. E anche nel 1870 la Pontificia Accademia di fronte al dilemma di restare nella Chiesa o di scegliere il nuovo corso dello Stato unitario, preferì restare nella Chiesa, diversamente dall'Accademia di San Luca, istituzione consorella, che aderì all'amministrazione regia del nuovo Stato".
Lo ha dichiarato il sottosegretario Francesco Giro nel suo discorso di saluto in occasione delle Celebrazioni per il bicentenario della Pontificia Accademia Romana di archeologia che si sono svolte al Palazzo della Cancelleria, presiedute dal Cardinale Segretario di Stato, Tarcisio Bertone e dal Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura.
Roma, 9 Dicembre 2010
MiBAC
Ufficio Stampa del Sottosegretario Giro
Via del Collegio Romano, 27 - 00186 Roma
06 67232750
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-10-27 22:29:50 / Ultimo aggiornamento 2020-10-27 22:29:50