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Galan da Ministro nel Comitatone per Venezia e la sua Laguna: i casi della vita e della storia che non dimenticherò
Testo del comunicato
“Entrando nella famosa Sala Verde di Palazzo Chigi mi sono, come ho sempre fatto per quindici anni, diretto dalla parte del tavolo dove siedono i veneziani e la Regione del Veneto. Il sottosegretario Gianni Letta con un sorriso e un gesto affettuoso mi ha subito indicato invece la sedia giusta, che naturalmente non poteva che trovarsi dall’altra parte del tavolo, cioè sul lato governativo. E così ho vissuto l’emozione del ripensare, da una postazione inedita per me, al film della mia avventura per il Mose con il Mose, per Venezia e per la salvaguardia della laguna e dei tanti valori storici e ambientali diffusi tra Chioggia e Mira, tra Cavallino e le Valli da pesca.
A mio parere è stato un ottimo comitato interministeriale per Venezia, anzi uno tra i migliori Comitatoni dei molti da me frequentati.
Perché? Perché ormai si sente il soffio del Mose che solleva le sue paratoie per il benessere e la sicurezza di Venezia e della laguna e perché anche tutti gli altri, a iniziare dal Comune di Venezia, hanno ottenuto ciò che hanno chiesto. Non è poco nei giorni e negli anni di una crisi economica che non fa sconti a nessuno.
Non è poco, se si pensa che l’Italia è il paese delle grandi incompiute, mentre, appunto, a visitare i cantieri lungo le tre bocche di porto ci si può finalmente sentire orgogliosi di un qualcosa che ricorda l’epopea vissuta da chi costruì l’Autostrada del Sole e da coloro che consentono oggi la nascita dei giganti del mare chiamate navi da crociera.
Insomma, in Italia c’è un arcipelago felice, felice perché ha saputo, soprattutto negli ultimi vent’anni, utilizzare al meglio, tra mare e laguna, quanto la solidarietà di tutti gli italiani ha scelto di fare affinché fosse tutelato uno tra i più straordinari patrimoni dell’umanità”.
Roma, 22 giugno 2011
Ufficio Stampa MiBAC
Tel. 0667232261
A mio parere è stato un ottimo comitato interministeriale per Venezia, anzi uno tra i migliori Comitatoni dei molti da me frequentati.
Perché? Perché ormai si sente il soffio del Mose che solleva le sue paratoie per il benessere e la sicurezza di Venezia e della laguna e perché anche tutti gli altri, a iniziare dal Comune di Venezia, hanno ottenuto ciò che hanno chiesto. Non è poco nei giorni e negli anni di una crisi economica che non fa sconti a nessuno.
Non è poco, se si pensa che l’Italia è il paese delle grandi incompiute, mentre, appunto, a visitare i cantieri lungo le tre bocche di porto ci si può finalmente sentire orgogliosi di un qualcosa che ricorda l’epopea vissuta da chi costruì l’Autostrada del Sole e da coloro che consentono oggi la nascita dei giganti del mare chiamate navi da crociera.
Insomma, in Italia c’è un arcipelago felice, felice perché ha saputo, soprattutto negli ultimi vent’anni, utilizzare al meglio, tra mare e laguna, quanto la solidarietà di tutti gli italiani ha scelto di fare affinché fosse tutelato uno tra i più straordinari patrimoni dell’umanità”.
Roma, 22 giugno 2011
Ufficio Stampa MiBAC
Tel. 0667232261
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-10-27 22:29:52 / Ultimo aggiornamento 2020-10-27 22:29:52