Pubblicato il:
Iscriviti alla newsletter
Fondazioni liriche: Al via il regolamento sull’autonomia
Testo del comunicato
Alle fondazioni liriche più virtuose sarà riconosciuta la facoltà di dotarsi di forme di autonomia speciale. Lo prevede il regolamento che avvia l’attuazione della riforma delle enti lirici, esaminato lo scorso venerdì in via preliminare dal Consiglio dei ministri. Fra i “paletti” necessari ad avere una maggiore libertà finanziaria ci saranno: la “peculiarità in campo lirico sinfonico” (sulla base della ruolo dell’ente all’interno della storia sinfonica), la “rilevanza internazionale” (in base alle tournée all’estero), qualità della produzione e solidità economica. Per soddisfare quest’ultimo parametro le fondazioni dovranno aver conseguito la parità di bilancio per almeno quattro volte consecutive negli ultimi cinque anni, dimostrare di saper reperire risorse dai privati e ricavare dagli incassi da biglietteria almeno il 40 per cento dei sussidi pubblici. Sulla base di questa serie di questi presupposti, il ministro per i Beni e le attività culturali, sentito il ministero dell’Economia, potrà concedere per decreto lo status di autonomia. Gli enti, una volta ottenuto il riconoscimento, dovranno adeguare i propri statuti ma al Mibac resteranno comunque poteri di alta vigilanza per monitorare che i conti restino in ordine e che la gestione si mantenga “virtuosa”.
Anche se il regolamento non fa riferimenti concreti, allo stato attuale solo la Scala di Milano e Santa Cecilia di Roma sarebbero in grado di rispondere ai parametri richiesti. Fra i vantaggi dell’autonomia, la maggior libertà di impiego delle risorse e dell’organizzazione del personale. I dipendenti potranno infatti sottoscrivere un contratto collettivo ad hoc, differente rispetto a quello nazionale. Per completare la riforma della lirica il Mibac dovrà adesso realizzare i decreti attuativi per tutti gli altri aspetti previsti dall’articolo 1 della legge quadro, approvata a giugno.
fonte dtai: IL VELINO
Anche se il regolamento non fa riferimenti concreti, allo stato attuale solo la Scala di Milano e Santa Cecilia di Roma sarebbero in grado di rispondere ai parametri richiesti. Fra i vantaggi dell’autonomia, la maggior libertà di impiego delle risorse e dell’organizzazione del personale. I dipendenti potranno infatti sottoscrivere un contratto collettivo ad hoc, differente rispetto a quello nazionale. Per completare la riforma della lirica il Mibac dovrà adesso realizzare i decreti attuativi per tutti gli altri aspetti previsti dall’articolo 1 della legge quadro, approvata a giugno.
fonte dtai: IL VELINO
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-10-27 22:27:15 / Ultimo aggiornamento 2020-10-27 22:27:15