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CAMBIO DELLA GUARDIA AL NUCLEO CARABINIERI PER LA TUTELA DEL PATRIMONIO CULTURALE DI TORINO
Testo del comunicato
Dopo otto anni il Maggiore Guido Barbieri lascia il comando del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Torino. Nato nel 1964 a Ferrara, Barbieri ha iniziato la sua carriera nell’Arma nel 1985 ed è arrivato al Nucleo di Torino nel settembre 2008 proveniente dalla Compagnia Carabinieri di Borgo San Lorenzo (FI). Nell’arco del periodo trascorso a Torino al vertice di questo reparto specializzato dell’Arma dei Carabinieri, a cui spetta la competenza sul territorio di Piemonte e Valle d’Aosta, le attività condotte a salvaguardia dei beni culturali si sono concretizzate nella conclusione di numerose indagini. Sono stati infatti recuperati oltre 20.000 reperti archeologici e quasi 30.000 beni antiquariali, di cui soprattutto documenti archivistico-librari per un totale di 28.000 pezzi, accanto a circa 500 manufatti di ambito ecclesiastico, 91 armi antiche, 180 tra dipinti e opere grafiche, 37 sculture, 86 monete e 286 reperti paleontologici. Al contempo sono stati sequestrati 556 falsi, in maggior parte relativi a opere di arte contemporanea, e sono stati interrotti 5 scavi clandestini. Tra recuperi e sequestri si tratta di beni culturali per una stima economica di oltre 23 milioni di euro, mentre si raggiunge l’ammontare di circa 10 milioni di euro per i falsi commercializzati come autentici.
Grazie a questo lavoro la mostra L’arma per l’Arte e la Legalità, attualmente in corso a Roma presso la Galleria nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini per presentare al pubblico opere e reperti ritrovati dal Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, può annoverare tra i pezzi esposti una stele funeraria proveniente dal sito archeologico di Palmira ritrovata ad Asti nel 2012 e un dipinto attribuito a Guido Reni rubato a un collezionista piemontese e rinvenuto nel 2015. Diverse sono state infatti le ricerche significative, come quelle che hanno permesso di ricollocare una tavola a fondo oro di età medievale nella sua sede di origine da cui mancava dal 1946, un episodio piuttosto singolare trattandosi della Chiesa di Incisa Scapaccino, il paese natale di Giovanni Battista Scapaccino, primo caduto dell’Arma dei Carabinieri. Tra i recuperi più importanti si possono ricordare il ritrovamento nel 2012 di un olio di Marc Chagall rubato dieci anni prima a un facoltoso industriale americano dal suo yacht ormeggiato a Savona e precedentemente quello di un dipinto di Giorgio De Chirico sottratto nel 1972 da una collezione privata torinese. Effettuato nel 2008, a pochi mesi dall’inizio del servizio al Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, questo è stato il recupero che ha segnato l’esordio dell’esperienza torinese di Barbieri, la cui chiusura è avvenuta comunque all’insegna di un’importante restituzione: qualche giorno fa, dopo oltre trent’anni di assenza, una preziosa moneta cipriota risalente al V sec. a.C., denominata Statere di Amatunte, è tornata a far parte delle collezioni numismatiche conservate nel Medagliere dell’Armeria Reale.
Accanto a queste attività e in parallelo allo svolgimento di verifiche e azioni di supporto alle soprintendenze, come l’esecuzione di sopralluoghi dedicati a siti archeologici o aree sottoposte a vincolo paesaggistico, Barbieri ha coordinato altre operazioni di rilievo, tra cui quelle per garantire in piena sicurezza la movimentazione di alcune delle più note testimonianze e opere del patrimonio storico-artistico del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Non solo tra la fine del 2010 e l’inizio del 2011 Barbieri ha accompagnato personalmente l’originale dello Statuto Albertino dalla sua abituale sede dell’Archivio di Stato alle sale di Palazzo Reale, ma in particolare ha organizzato la scorta in occasione degli spostamenti dell’Autoritratto di Leonardo. La celebre sanguigna, conservata presso la Biblioteca Reale, è stata portata nel 2011 alla Reggia di Venaria Reale per l’esposizione dedicata alla figura e al lavoro di Leonardo da Vinci, mentre nel 2015 ne è stato disposto il trasferimento temporaneo all’Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario di Roma.
In qualità di membro dell’UCCR (Unità di Crisi – Coordinamento Regionale) ha partecipato alle attività di pianificazione e alle esercitazioni finalizzate a organizzare interventi adeguati e tempestivi in caso di eventi sismici e calamità naturali, affiancando funzionari e dirigenti del Segretariato regionale per il Piemonte del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Inoltre è tra i primi componenti dell’unità italiana U4H (Unite for Heritage) istituita all’inizio di quest’anno, più comunemente nota sotto la denominazione di “Caschi blu della Cultura”.
“Consapevole di aver vissuto momenti unici e indimenticabili al comando di un reparto così prestigioso – dichiara Barbieri nell’atto di accomiatarsi dall’incarico – mi sento particolarmente orgoglioso per ciò che ho potuto realizzare nell’intento di fornire il mio seppur modesto contributo a difesa dello straordinario patrimonio culturale italiano, grazie al costante supporto dei miei superiori, all’impegno dei colleghi e alla collaborazioni di tutte le istituzioni pubbliche e private”.
Soddisfatto del percorso compiuto e della straordinaria esperienza di arricchimento umano, professionale e culturale che ha così avuto modo di vivere, Barbieri cede il comando al Maggiore Silvio Mele proveniente da Novara e, dal 10 settembre, assume quello della 5° Sezione Investigazioni Scientifiche del Nucleo investigativo – Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Torino.
Il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale è stato istituito nel 1969, anticipando di un anno le indicazioni della Conferenza Generale UNESCO in materia di provvedimenti per contrastare il traffico di beni illecitamente esportati e favorire il recupero di quelli trafugati. Corpo dell’Arma dei Carabinieri, è inserito tra gli Uffici di diretta collaborazione del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo al quale risponde funzionalmente. Il Nucleo di Torino è stato costituito nel 2001 e ha oggi sede presso Casa Spalla in via XX Settembre, 88, dove è stato trasferito nel 2011 per lasciare alla Galleria Sabauda, facente parte del complesso dei Musei Reali, i locali precedentemente occupati nella Manica Nuova di Palazzo Reale.
Torino, 8 Settembre 2016
Fonte dati:
Segretariato regionale per il Piemonte
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© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-10-27 22:27:53 / Ultimo aggiornamento 2020-10-27 22:27:53