“Le dichiarazioni di Ghali forniscono riflessioni e spunti interessanti. Il tema dei testi violenti nelle canzoni, in particolare contro le donne, mi sta molto a cuore. Non è mia intenzione condannare un movimento musicale, ma è provare a capire il perché di un fenomeno grave”.
Lo ha detto il Sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi, in riferimento all’intervista del rapper italiano pubblicata oggi dal Corriere della Sera. Secondo il Sottosegretario, che ha promosso un dibattito sui testi violenti in occasione della “Milano Music Week”, “Quando Ghali sostiene ‘Testi violenti? Solo finzione’ dice in fondo una verità ben nota agli artisti e ai professionisti del settore. Un conto è il palco, ben diversa è invece la realtà della vita e gli artisti conoscono i confini e i limiti che devono esistere tra i due piani”.
“Questo, di solito, al pubblico non lo si esplicita troppo – ha sottolineato il Sottosegretario - ma Ghali è stato coraggioso e l’ha detto. Mi chiedo, però, come ci poniamo quando a cantare e a promuovere canzoni violente sono artisti le cui vite reali sembrano connettersi, quasi ispirarsi, proprio a quella violenza? Non si rischia di dare un cattivo esempio ai più giovani e, forse, di sottovalutare un problema? Quando non è chiaro il confine tra finzione e realtà, il gioco si fa pericoloso. È una materia di responsabilità sociale rispetto alla quale tutti noi, artisti inclusi, dovremmo avere più cura”.
Roma, 1 dicembre 2023
© 2021 MiC - Pubblicato il 2023-12-01 16:10:04 / Ultimo aggiornamento 2023-12-01 16:11:13
