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Fondazioni liriche, Mazzi: disciplina sovrintendenti andava corretta, soppresso inaccettabile privilegio
Testo del comunicato
“Da tempo siamo al lavoro, con gli operatori del settore, per risolvere alcune storture normative che finiscono per creare insopportabili disparità nel mondo delle fondazioni lirico-sinfoniche. Una su tutte, quella relativa ai sovrintendenti, per cui alcuni sono sottoposti all’obbligo ineludibile di andare in pensione al compimento dei 67 anni di età mentre ad altri è riservato l’inaccettabile privilegio di poter rimanere, mantenendo tutti i compensi, ben oltre i 70 anni, che ricordo essere il limite per i dipendenti pubblici italiani, anche ai massimi vertici dello Stato. La disciplina era ingiusta ed andava immediatamente corretta".
Lo dichiara il Sottosegretario alla Cultura, Giammarco Mazzi, che prosegue:
"La nostra linea è sviluppare dinamismo nelle Fondazioni e favorire sovrintendenti capaci ed esperti, di generazioni più giovani. Mi ha molto sorpreso, per i toni aggressivi e minacciosi, la reazione del sovrintendente del San Carlo di Napoli Lissner, che è un professionista dal glorioso passato. Fu nominato al San Carlo, dopo un incredibile infortunio professionale all’Opera di Parigi, che non lo volle più. Lo ricordo a chi, per speculazione politica, pensa oggi di farne un simbolo. In Italia abbiamo manager culturali di livello internazionale, nelle cui mani possiamo affidare con sicurezza il nostro patrimonio artistico e musicale. Tutto il resto è ricostruzione fantasiosa e polemica inutile".
Roma, 5 maggio 2023
Ufficio Stampa e Comunicazione MiC