Tipo Luogo:
Museo, Galleria e/o raccolta
Pinacoteca nazionale di Siena
Apertura
Prenotazione Non richiesta
Orario di apertura:
- Lun
- 09:00 - 13:30
- Mar
- 09:00 - 19:00
- Mer
- 09:00 - 19:00
- Gio
- 09:00 - 19:00
- Ven
- 09:00 - 19:00
- Sab
- 09:00 - 19:00
- Dom
- 09:00 - 13:30
Informazioni apertura
Info
Giorni, orari di apertura e modalità della visita: Lunedì e domenica e festivi infrasettimanali ore 9.00-13.30;
da martedì a sabato 09.00-19.00 (la biglietteria chiude mezz’ora prima).
Chiusa: 25 dicembre.
È necessario seguire le indicazioni fornite dal personale di accoglienza e attenersi alle disposizioni di sicurezza.
da martedì a sabato 09.00-19.00 (la biglietteria chiude mezz’ora prima).
Chiusa: 25 dicembre.
È necessario seguire le indicazioni fornite dal personale di accoglienza e attenersi alle disposizioni di sicurezza.
Biglietteria
Orario di apertura:
- Lun
- 09:00 - 13:00
- Mar
- 09:00 - 18:30
- Mer
- 09:00 - 18:30
- Gio
- 09:00 - 18:30
- Ven
- 09:00 - 18:30
- Sab
- 09:00 - 18:30
- Dom
- 09:00 - 13:00
Informazioni biglietteria
Info
Riduzioni e gratuità secondo le norme di legge previste per i musei statali.
BIGLIETTI INTEGRATI:
1) Pinacoteca Nazionale e Santa Maria della Scala, 13 euro
2) Pinacoteca Nazionale, Museo Civico, Santa Maria della Scala, 18 euro
3) Pinacoteca Nazionale, Museo Civico, Torre del Mangia, Santa Maria della Scala, 23 euro
Il loro acquisto sarà possibile presso le biglietterie di Santa Maria della Scala e di Palazzo Pubblico.
BIGLIETTI INTEGRATI:
1) Pinacoteca Nazionale e Santa Maria della Scala, 13 euro
2) Pinacoteca Nazionale, Museo Civico, Santa Maria della Scala, 18 euro
3) Pinacoteca Nazionale, Museo Civico, Torre del Mangia, Santa Maria della Scala, 23 euro
Il loro acquisto sarà possibile presso le biglietterie di Santa Maria della Scala e di Palazzo Pubblico.
Descrizione
La storiaLa Pinacoteca Nazionale di Siena raccoglie la più importante collezione di dipinti su tavola a fondo oro del Trecento e del Quattrocento senese. Il primo nucleo della raccolta nacque alla fine del Settecento grazie alla passione di eruditi locali, come l’abate Ciaccheri e l’abate De Angelis, che vollero porre in salvo da distruzioni e alienazioni le opere d’arte dell’epoca più antica, dei cosiddetti “primitivi”. Fu così possibile recuperare tavole e polittici di grande rilevanza provenienti da conventi soppressi, compagnie laicali, chiese in rovina.
Molte istituzioni locali concorsero durante il secolo successivo ad incrementare il già cospicuo patrimonio devolvendo alla Galleria dell’Accademia (era questo il nome originario del museo) un gran numero di capolavori: è il caso dello Spedale di Santa Maria della Scala, che depositò il proprio prezioso patrimonio di dipinti alla Galleria, e della famiglia Spannocchi Piccolomini che donò la propria collezione di oltre 150 quadri.
Il Museo fu inaugurato nei Palazzi Buonsignori e Brigidi nel 1932 con l’ordinamento scientifico di Cesare Brandi che, nel 1933, ne pubblicò il catalogo. La storia più recente della Pinacoteca ha visto, dalla fine degli anni Settanta dello scorso secolo, un processo di rinnovamento espositivo, nato sull’ondata delle molte esposizioni tematiche, dedicate alle correnti artistiche più significative rappresentate nella raccolta.
Il percorso
La visita al museo inizia dal secondo piano dove sono esposti i dipinti dell’epoca d’oro della pittura gotica senese, dalle origini fino al Quattrocento passando per i capolavori di Duccio, Simone Martini, dei fratelli Pietro e Ambrogio Lorenzetti e dei tardo Trecentisti.
Nel Quattrocento si riconferma la pittura raffinata e fantasiosa di Giovanni di Paolo e Sano di Pietro, ma anche le aperture al rinnovamento rinascimentale di Sassetta, Vecchietta, Matteo di Giovanni, fino alla piena adesione alla cultura classica da parte di Francesco di Giorgio Martini.
Al primo piano è testimoniata l’evoluzione artistica verso il manierismo compiuta grazie all’apporto di Domenico Beccafumi, che troviamo ampiamente rappresentato insieme ai contemporanei Sodoma, Riccio, Marco Pino, Brescianino.
Un’ala è stata dedicata ai pittori che dallo scadere del Cinquecento operarono prima in senso tardo manierista e poi in senso naturalista impressionati dalla novità di Caravaggio: Francesco Vanni, Rutilio Manetti e Bernardino Mei.
Sempre al secondo piano, il recente allestimento del salone delle sculture lapidee offre al visitatore un suggestivo panorama sui tetti di Siena.
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-04-14 17:51:04 / Ultimo aggiornamento 2024-01-30 09:55:32
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