
Museo archeologico nazionale Prenestino, Santuario della Fortuna Primigenia e Complesso degli edifici del foro di Praeneste

Apertura
Prenotazione Non richiesta
Orario di apertura:
Informazioni apertura
InfoBiglietteria
Orario di apertura:
- Lun
- Chiuso
- Mar
- Chiuso
- Mer
- Chiuso
- Gio
- Chiuso
- Ven
- Chiuso
- Sab
- Chiuso
- Dom
- Chiuso
Informazioni biglietteria
InfoDescrizione
MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE PRENESTINO
Il Museo è ospitato nel Palazzo Barberini, edificato sui
resti del Santuario della Fortuna Primigenia.
Nelle sale, articolate su tre piani, sono esposti i più
significativi reperti che illustrano la storia, la cultura e le produzioni
artistiche della città di Praeneste, una delle più importanti e fiorenti del
Lazio antico.
All’ingresso del Museo è ospitato il plastico ricostruttivo
del Santuario della Fortuna Primigenia in scala 1:50.
Le sale del primo piano ospitano opere
relative al culto di Fortuna, tra le quali la colossale statua di
Iside-Fortuna, sculture ellenistiche e copie di età romana di capolavori greci.
Una delle opere più significative è il celebre rilievo Grimani, risalente
all’età augustea, forse opera degli stessi scultori che decorarono l’Ara Pacis
a Roma.
Al secondo piano sono esposti materiali rinvenuti nelle
necropoli e nei santuari del territorio prenestino. Da corredi funebri
provengono specchi e ciste in bronzo,
ornati da raffinate decorazioni incise e arricchiti da manici e piedi figurati
a tutto tondo. Da uno dei più importanti santuari della città, quello di
Ercole, provengono numerose terrecotte votive, che attestano un’intensa
devozione popolare.
La sala al terzo piano ospita il grandioso mosaico nilotico
policromo, raffigurante una veduta prospettica del paesaggio egiziano durante
una inondazione del Nilo, realizzato da artisti alessandrini alla fine del II
sec. a.C. Si tratta di uno dei più
grandi e importanti mosaici ellenistici conservati, un capolavoro assoluto per
composizione, gusto cromatico e ricchezza di dettagli.
Il percorso museale è completato al piano terra dal
Criptoportico, la galleria voltata che corre sotto le gradinate della cavea del
Santuario. L’ambiente, realizzato in opera incerta e originariamente rivestito
di stucchi, ospita sculture e documenti epigrafici provenienti dalla città e
dal territorio.
SANTUARIO DELLA FORTUNA PRIMIGENIA
Nell’area archeologica antistante il Museo si possono
ammirare gli imponenti resti del Santuario della Fortuna Primigenia,
strutturato in una serie di terrazze artificiali collegate da rampe e
scalinate, costruito alla fine del II sec. a.C. sul pendio del Monte Ginestro.
Il Santuario, fra i maggiori esempi dell’architettura ellenistica in Italia e ispirato ai complessi monumentali scenografici dell’Egeo orientale, era dedicato a Fortuna Primigenia, divinità oracolare venerata anche come dea madre. Qui giungevano pellegrini che chiedevano responsi alla dea attraverso l’estrazione delle sortes (tavolette di legno incise) e madri che invocavano fecondità. Le cerimonie connesse dovevano svolgersi probabilmente intorno all’altare e al pozzo che si trovano nella Terrazza degli Emicicli, una delle più scenografiche di tutto il complesso sacro. Dall’ampia Terrazza della Cortina, posta al livello superiore, in antico circondata su tre lati da portici corinzi, si ammira il prospetto della cavea teatrale, dove i fedeli assistevano a rappresentazioni sacre. Alla sommità del Santuario svettava il tempio circolare che doveva ospitare la statua di culto di Fortuna in bronzo dorato.
COMPLESSO
DEGLI EDIFICI DEL FORO
Il complesso monumentale, realizzato negli ultimi decenni
del II sec. a.C., è costituito da importanti edifici che si affacciavano sul
foro della città antica, oggi corrispondente alla piazza principale di
Palestrina.
Attualmente del Complesso è possibile ancora ammirare, in
parte anche inglobati e visibili nella facciata dell’ex Seminario Vescovile, la
Basilica, il Portico, l’Aula Absidata e
il Ninfeo dei Pesci.
La Basilica civile era un grande edificio colonnato dove si
amministrava la giustizia e si trattavano gli affari; sul suo lato occidentale
si trova il Ninfeo dei Pesci (cd. Antro
delle Sorti), decorato da un raffinato mosaico policromo raffigurante un
paesaggio marino animato da pesci e crostacei, purtroppo lacunoso nella
parte centrale, poiché nel secolo scorso l’ambiente fu utilizzato per la cottura
della calce.
L’Aula Absidata, una grande sala rettangolare di incerta
funzione, era originariamente pavimentata
nell’abside di fondo con il famoso mosaico nilotico, oggi visibile al Museo.
Su piazza Regina Margherita si apre l'Erario pubblico, cioè
la cassa della città, dove si conservavano i proventi delle tasse; a fianco è
inoltre visibile un tratto della
pavimentazione originaria del Foro e parte delle strutture di un tempio, dedicato
a Giove, risalente alla fine del IV sec. a.C. inglobato nella Cattedrale di
S. Agapito.
LA CITTA’
Le origini di Praeneste risalgono almeno all'VIII
secolo a.C. La città, molto fiorente in epoca orientalizzante e arcaica, visse
una fase di eccezionale ricchezza e benessere nella tarda età repubblicana (II
- I sec. a.C.) grazie ai contatti commerciali e agli scambi con l'oriente
mediterraneo.
In questo periodo Praeneste vide la realizzazione di
grandiosi interventi edilizi, che determinarono una profonda ristrutturazione
della città, con la costruzione del Santuario della Fortuna Primigenia nelle
sue forme attuali e del Complesso degli Edifici del Foro.
Saccheggiata da Silla nell'80 a.C. a seguito della
prima guerra civile romana, Praeneste risorse lentamente fino a diventare in
età imperiale meta di svago delle aristocrazie senatorie e sede della villa
dell'imperatore Adriano.
Nel XII secolo divenne feudo della famiglia Colonna che lo tenne fino al 1630, quando fu venduto alla famiglia Barberini.
Servizi
-
Audioguide
-
Visite guidate
-
Bookshop
-
Sala convegni
-
Spazi espositivi
Posizione
Museo archeologico nazionale Prenestino, Santuario della Fortuna Primigenia e Complesso degli edifici del foro di Praeneste
piazza della Cortina - 00036 Palestrina (RM)
Contatti
- Tel
- +39 06 9538100 - +39 06 841246 - 389 23898013
- drm-laz.palestrina@cultura.gov.it drm-laz@pec.cultura.gov.it
- Website
- www.direzioneregionalemuseilazio.cultura.gov.it
Daniela De Angelis
