Tipo Luogo:
Museo, Galleria e/o raccolta
Museo archeologico di Teanum Sidicinum
Apertura
Prenotazione Facoltativa
Orario di apertura:
Informazioni apertura
Info
Il lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì il museo è aperto su prenotazione, da effettuare telefonicamente con almeno due giorni di anticipo al n. 0823 657302.
Il sabato e la domenica il museo è aperto senza bisogno di prenotazione.
Orario di apertura: 08.30 - 19.30 (ultimo ingresso ore 19.00).
Chiusura settimanale: martedì.
A causa di lavori di manutenzione straordinaria al vano ascensore, il museo è temporaneamente inaccessibile alle persone con disabilità.
Per prenotare:
- Tel
- +39 0823657302
Descrizione
Nel Museo sono esposti i reperti provenienti dagli scavi nel centro antico e nel territorio
di Teanum Sidicium, abitato da una popolazione italica parlante l’osco che sviluppò
una propria originale cultura figurativa sin dal VI secolo a.C.
L’esposizione, organizzata per contesti di rinvenimento, sviluppa sulle due navate
dell’edificio medievale le principali dinamiche di occupazione del territorio: l’età dei
villaggi (VIII-IV secolo a.C.: sale II-IV) e l’età della città
(III secolo a.C. - VII secolo d.C.: sale V-VII).
I nuclei principali sono costituiti dagli oggetti votivi deposti nei santuari,
in particolare dall’area sacra sorta in località Loreto, sin da epoca precedente la
fondazione della città, su uno sperone roccioso inglobato nell’area urbana, e dal santuario
del villaggio di località Fondo Ruozzo, frequentato dal periodo arcaico alle guerre annibaliche
e di nuovo in età sillana, che ha restituito statuette, vasellame, ceramica miniaturistica,
ex voto raffiguranti animali e prodotti della terra.
La densità e la ricchezza della popolazione sidicina è, inoltre, testimoniata dai corredi
funerari delle necropoli sia dei villaggi, sia cittadine (località Torricelle, Campofaio,
Gradavola, Carrano, Orto Ceraso), con materiali che vanno dalla fine del VI secolo a.C.
alla piena età imperiale romana.
Il Museo ospita anche una sezione dedicata agli scavi urbani, tra i quali l’intervento di
maggiore respiro è costituito dal recupero del teatro romano, posto in un’area centrale della
città, conserva quasi integralmente la cavea e l’edificio scenico con la sua sfarzosa decorazione
architettonica e scultorea, pertinente ad un ampliamento di età severiana.
Di particolare interesse anche il mosaico con raffigurazione dell’Epifania che costituisce la
più antica attestazione di tale tema in Italia su mosaico.
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-04-14 17:51:16 / Ultimo aggiornamento 2024-04-23 12:47:51
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