Tipo Evento:
Altro
La Divina Commedia al Museo Boncompagni Ludovisi
Apertura
Date di apertura
Evento giornaliero
Prenotazione Non richiesta
Orario di apertura:
- Lun
- Chiuso
- Mar
- Chiuso
- Mer
- Chiuso
- Gio
- Chiuso
- Ven
- Chiuso
- Sab
- Chiuso
- Dom
- Chiuso
Descrizione
Il Museo Boncompagni Ludovisi celebra virtualmente la giornata dedicata a Dante Alighieri con l'opera realizzata dalle allieve della Scuola Professionale Femminile Margherita di Savoia in cui è presente il riferimento al capolavoro del sommo poeta, la Divina Commedia.
Si tratta della tela con applicazioni in lenci raffigurante motivi ispirati agli studi eseguiti dalle allieve della Scuola Professionale Femminile Margherita di Savoia che è parte del comodato della Scuola conservato dal 2001 presso il Museo Boncompagni Ludovisi.
La Scuola nacque nel 1876 su impulso delle politiche scolastiche progressiste del Comune di Roma con l’obiettivo di trasformare tradizionali competenze artigianali femminili forti nell'ambiente romano in mestieri veri e propri, svolti da maestranze femminili specializzate.
Fin dal suo avvio la Scuola affiancò agli “studi” (italiano, francese, computisteria e calligrafia) l'insegnamento dei “mestieri”, considerati elemento qualificante di una scuola che voleva essere veramente “professionale”: disegno geometrico ed ornamentale applicato, lavori di ogni specie di biancheria, sartoria, trine ad ago e a fuselli, a cui si aggiunsero le tecniche di rammendo e restauro dei merletti antichi, e fiori artificiali.
Ecco quindi che nell'opera in oggetto, accanto ai pennelli e alla tavolozza per dipingere e all'ago e filo per cucire, compare un volume di letteratura italiana, la Divina Commedia di Dante.
A proposito della Divina Commedia, così Dante Alighieri scrisse nell'epistola inviata a Cangrande della Scala intorno al 1317:
“Il titolo del libro è:«Commedia di Dante Alighieri, fiorentino per nascita, non per costumi». Per capire il titolo bisogna sapere che commedia deriva da «comos», che significa «campagna», e «oda», che significa «canto», cosicchè «commedia» significa etimologicamente «canto villereccio». (…) all’inizio la sua materia è orribile e spaventosa, poiché vi si tratta dell’inferno, alla fine felice, desiderabile e gradita, perché vi si tratta del paradiso; e per quel che riguarda il linguaggio lo ha dimesso e umile, perché è la lingua volgare che è mezzo di comunicazione anche delle donne di umile condizione. […] Il fine di tutta l’opera […] è quello di allontanare i viventi in questa vita dallo stato di miseria e di condurli allo stato di felicità”.
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-04-14 18:03:23 / Ultimo aggiornamento 2020-04-14 18:03:23