#iorestoacasa ma scopro...antiche storie alla Certosa di San Giacomo!

L'affresco che vi proponiamo oggi è "San Giacomo alla battaglia di Clavijo", episodio tratto dalla Istoria Compostellana, rappresentato sulla controfacciata della chiesa. San Giacomo, dopo essere apparso in sogno al re Ramiro I di Castiglia, 

promettendogli la vittoria, comparve sul campo di battaglia in groppa ad un cavallo bianco e si pose alla testa delle truppe spagnole, che riuscirono a sconfiggere il nemico. Nell’affresco il Santo, raffigurato come cavaliere in armatura, è posto al centro della scena mentre scaccia i Saraceni. La composizione è la copia di un dipinto di Luca Giordano raffigurante “Semiramide alla difesa di Babilonia” 

(Napoli, Museo Nazionale di Capodimonte). Seguendo l’esempio del maestro, l’artista riesce a conferire ai colori ora riflessi dorati, ora trasparenze rosate che danno alla scena un senso di continuità spaziale irreale.

In basso compare la data 1699 e in alto, tra finti stucchi, è dipinto lo stemma dei certosini, il monogramma d’oro CAR (Carthusia), sormontato da una corona, elemento importante che definisce il monastero caprese Real Certosa.

La chiesa, a navata unica, è costituita da un’aula rettangolare, suddivisa in tre campate mediante alte e slanciate volte a crociera, raccordate da arcate ogivali. Nel secolo XVII il monastero, ed in particolare la chiesa, furono ampliati ed abbelliti secondo il gusto barocco.

Al periodo compreso tra il 1699 ed il 1710 risalgono le decorazioni pittoriche della chiesa, realizzate dai pittori Diodato Vespiniani e Francesco Mottola, seguaci dei maggiori rappresentanti della pittura napoletana tra Seicento e Settecento: Luca Giordano e Francesco Solimena.