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#iorestoacasa #èlAltraGalleria
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7.00
Descrizione
#iorestoacasa
#èlAltraGalleria
E oggi... ce la svela il #direttore Marco Pierini: tranquilli, nessun #video (per ora)!
Leggete qui cosa ci ha raccontato a proposito della 'Trinità' di Paolo di Giovanni Fei.
"Il modesto stato di conservazione della tavola ha probabilmente dato origine alla scarsa fortuna critica che l’ha resa davvero un’opera trascurata, se non addirittura dimenticata, all’interno del corpus del senese Paolo di Giovanni Fei. Eppure sull’autografia non vi sono mai stati dubbi, così come sulla qualità della pittura, sebbene sopravvissuta solo parzialmente. La Trinità pervenne nel 1966, con altre diciannove tavole, alla Galleria Nazionale dell’Umbria grazie alla donazione di Irene Vavasour Elder, vedova dello storico dell’arte Frederick Mason Perkins che era divenuto cittadino assisiate.
La tavola, secondo un modello che aveva avuto qualche precedente a Siena, fonde l’iconografia della Trinità con quella della Crocifissione; resecata ai lati, doveva costituire lo scomparto centrale di un trittico delle cui ali laterali non si è mai avuta notizia.
Acquistata da Perkins già in cattive condizioni, l’opera fu probabilmente affidata alle mani sapienti di Icilio Federico Joni – al quale Perkins era solito ricorrere per ripristinare le tavole della propria collezione e quelle suggerite per l’acquisto ai facoltosi collezionisti d’oltreoceano – perché provvedesse a un restauro ‘alla sua maniera’, decisamente più vicino a quanto oggi consideriamo una falsificazione che a un intervento conservativo come testimonia una foto d’epoca. Il ‘restauro’ del falsario Joni fu purtroppo demolito nel 1967, sottraendo all’opera una parte non irrilevante della sua storia".
#laGalleriachenontiaspetti
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-04-14 18:03:26 / Ultimo aggiornamento 2020-04-14 18:03:26
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