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#iorestoacasa e vi racconto il libro d'ore Aldini 7
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Informazioni apertura
Info
11.15
Descrizione
Carissimi amici, siamo tutti un po' stanchi di questa situazione, ma
rimanere a casa, ad oggi, resta il mezzo più sicuro per tutelare noi
stessi e gli altri da questa pandemia che nella nostra regione, e adesso
in particolare a Milano, è ancora molto pericolosa.
Oggi vogliamo parlarvi proprio di un codice di area milanese, l'Aldini 7, "Officium Beate Marie Virginis secundum morem Beati Ambrosii archiepiscopi". Membranaceo, della metà del sec. XV, il piccolo manoscritto è in scrittura gotica liturgica.
Si tratta di un Libro d’ore, una delle espressioni più raffinate del Medioevo, che rappresentò per secoli un vero status symbol, segno di potere, prestigio e sensibilità verso il bello di chi lo possedeva. È il libro che accompagnava la preghiera quotidiana individuale, confezionato su misura per il cliene che indicava la liturgia da seguire, in questo caso quella Ambrosiana, sceglieva le illustrazioni e le dimensioni, lo destinava spesso come importante dono di nozze.
Era il best seller del medioevo, Il nome indica la suddivisione della giornata in otto momenti canonici, a ciascuno dei quali corrispondeva una preghiera.
Le illustrazioni rivestono un ruolo fondamentale, e dipendevano dalle disponibilità economiche del committente.
Nel nostro Aldini 7 ci sono molte piccole iniziali filigranate e dieci iniziali istoriate: l’Annunciazione, S. Ambrogio, S. Giovanni Evangelista, S. Agostino, S. Francesco, S. Chiara, la Crocifissione, la Colomba dello Spirito Santo, S. Monica e Cristo in pietà. Per indicare al miniatore la figura da rappresentare, la si scriveva sul bordo superiore della pagina, e veniva poi raschiata, cosa che spesso non succede nel nostro codice, a esempio per San Francesco e Santa Monica.
il nome del miniatore è sconosciuto, ma l'artista viene individuato dagli studiosi grazie ai tratti stilistici e ricordato con il nome dell'opera più importante che gli viene attribuita. In questo caso lo stile è quello del miniatore denominato Maestro delle Vitae Imperatorum (manoscritto di Svetonio conservato nella Biblioteca Nazionale di Parigi, ms. It. 131), miniatore italiano attivo in Lombardia nel secondo quarto del Quattrocento: al suo atelier va attribuita la decorazione.
Con questo piccolo capolavoro abbracciamo Milano e tutta la Lombardia in questi giorni difficili, e voi, cari amici.
Teniamo duro, a domani su facebook per un altro racconto
#iorestoacasa #litaliachiamo #laculturanonsiferma
Oggi vogliamo parlarvi proprio di un codice di area milanese, l'Aldini 7, "Officium Beate Marie Virginis secundum morem Beati Ambrosii archiepiscopi". Membranaceo, della metà del sec. XV, il piccolo manoscritto è in scrittura gotica liturgica.
Si tratta di un Libro d’ore, una delle espressioni più raffinate del Medioevo, che rappresentò per secoli un vero status symbol, segno di potere, prestigio e sensibilità verso il bello di chi lo possedeva. È il libro che accompagnava la preghiera quotidiana individuale, confezionato su misura per il cliene che indicava la liturgia da seguire, in questo caso quella Ambrosiana, sceglieva le illustrazioni e le dimensioni, lo destinava spesso come importante dono di nozze.
Era il best seller del medioevo, Il nome indica la suddivisione della giornata in otto momenti canonici, a ciascuno dei quali corrispondeva una preghiera.
Le illustrazioni rivestono un ruolo fondamentale, e dipendevano dalle disponibilità economiche del committente.
Nel nostro Aldini 7 ci sono molte piccole iniziali filigranate e dieci iniziali istoriate: l’Annunciazione, S. Ambrogio, S. Giovanni Evangelista, S. Agostino, S. Francesco, S. Chiara, la Crocifissione, la Colomba dello Spirito Santo, S. Monica e Cristo in pietà. Per indicare al miniatore la figura da rappresentare, la si scriveva sul bordo superiore della pagina, e veniva poi raschiata, cosa che spesso non succede nel nostro codice, a esempio per San Francesco e Santa Monica.
il nome del miniatore è sconosciuto, ma l'artista viene individuato dagli studiosi grazie ai tratti stilistici e ricordato con il nome dell'opera più importante che gli viene attribuita. In questo caso lo stile è quello del miniatore denominato Maestro delle Vitae Imperatorum (manoscritto di Svetonio conservato nella Biblioteca Nazionale di Parigi, ms. It. 131), miniatore italiano attivo in Lombardia nel secondo quarto del Quattrocento: al suo atelier va attribuita la decorazione.
Con questo piccolo capolavoro abbracciamo Milano e tutta la Lombardia in questi giorni difficili, e voi, cari amici.
Teniamo duro, a domani su facebook per un altro racconto
#iorestoacasa #litaliachiamo #laculturanonsiferma
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-06-22 12:38:19 / Ultimo aggiornamento 2020-06-22 12:38:19
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