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Elogium di Polla. #iorestoacasa
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Descrizione
Si tratta di una lastra in marmo, rinvenuta in località San Pietro di Polla e datata al II secolo a.C., su cui era incisa un’iscrizione. L’Elogium non riporta il nome del personaggio che lo volle realizzare ma, leggendo l’iscrizione, non è difficile cogliere il riferimento a colui che, in qualità di alta carica della Repubblica di Roma, decretò la costruzione della strada consiliare, nota come via Popilia o via Annia, che da Reggio raggiungeva Capua.
Sulla lastra sono riportate le distanze in miglia romane tra Polla e altri luoghi del tracciato viario; l’autore, poi, parlando in prima persona, si vanta per le azioni compiute in Sicilia in veste di pretore e per aver fatto erigere a Polla un foro e un tempio. L’Elogium è un documento fondamentale per la comprensione del fenomeno della romanizzazione dei territori italici. Essa sembra disegnare infatti le tappe del progressivo affermarsi del potere di Roma sui territori conquistati: la costruzione di una strada, l’organizzazione di luoghi di aggregazione quale il forum, le assegnazioni, coloniarie o viritane, di terreni a cittadini romani.
Questo la traduzione del testo dell’Elogium:
(…) feci la via da Reggio a Capua e in quella via posi tutti i ponti, i miliari e i tabellari. Da questo punto a Nocera 51 miglia, a Capua 84, a Morano 74, a Cosenza 123, a Vibo Valentia 180, allo Stretto presso la Statua 231, a Reggio 237, da Capua a Reggio in totale 321 miglia. E io stesso, pretore in Sicilia, catturai e riconsegnai gli schiavi fuggitivi degli Italici, per un totale di 917 uomini, e parimenti per primo feci in modo che sull'agro pubblico i pastori cedessero agli agricoltori. In questo luogo eressi un foro e un tempio pubblici.
Renata Di Lascio
Sulla lastra sono riportate le distanze in miglia romane tra Polla e altri luoghi del tracciato viario; l’autore, poi, parlando in prima persona, si vanta per le azioni compiute in Sicilia in veste di pretore e per aver fatto erigere a Polla un foro e un tempio. L’Elogium è un documento fondamentale per la comprensione del fenomeno della romanizzazione dei territori italici. Essa sembra disegnare infatti le tappe del progressivo affermarsi del potere di Roma sui territori conquistati: la costruzione di una strada, l’organizzazione di luoghi di aggregazione quale il forum, le assegnazioni, coloniarie o viritane, di terreni a cittadini romani.
Questo la traduzione del testo dell’Elogium:
(…) feci la via da Reggio a Capua e in quella via posi tutti i ponti, i miliari e i tabellari. Da questo punto a Nocera 51 miglia, a Capua 84, a Morano 74, a Cosenza 123, a Vibo Valentia 180, allo Stretto presso la Statua 231, a Reggio 237, da Capua a Reggio in totale 321 miglia. E io stesso, pretore in Sicilia, catturai e riconsegnai gli schiavi fuggitivi degli Italici, per un totale di 917 uomini, e parimenti per primo feci in modo che sull'agro pubblico i pastori cedessero agli agricoltori. In questo luogo eressi un foro e un tempio pubblici.
Renata Di Lascio
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-04-14 18:03:36 / Ultimo aggiornamento 2020-04-14 18:03:36
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