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#Dantedì al Museo archeologico dell'antica Allifae
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Descrizione
La Direzione regionale Musei Campania aderisce al Dantedì, la Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri.
Per l’occasione i musei ricorderanno la figura del Sommo Poeta con opere d’arte che richiamano i luoghi, i personaggi e le vicende narrate nella Divina Commedia per raccontare quanto Dante si sia ispirato a personaggi, miti e simboli dell’antichità e nel corso dei secoli, abbia segnato profondamente tutte le espressioni culturali e artistiche dell’identità italiana.
Il Sommo Poeta è il simbolo della cultura e della lingua italiana, ricordarlo insieme sarà un modo per unire ancora di più il Paese in questo momento difficile, condividendo versi dal fascino senza tempo.
Solea creder lo mondo in suo periclo
che la bella Ciprigna il folle amore
raggiasse, volta nel terzo epiciclo;
per che non pur a lei faceano onore
di sacrificio e di votivo grido
le genti antiche ne l’antico errore
ma Dione onoravano e Cupido,
quella per madre sua, questo per figlio,
e dicean ch’el sedette in grembo a Dido
e da costei ond’io principio piglio
pigliavano il vocabol de la stella
che ‘l sol vagheggia or da coppa or da ciglio.
(Paradiso VIII, 1-12)
Appuntamento sui nostri social con il #Dantedì e #IoleggoDante !
Per l’occasione i musei ricorderanno la figura del Sommo Poeta con opere d’arte che richiamano i luoghi, i personaggi e le vicende narrate nella Divina Commedia per raccontare quanto Dante si sia ispirato a personaggi, miti e simboli dell’antichità e nel corso dei secoli, abbia segnato profondamente tutte le espressioni culturali e artistiche dell’identità italiana.
Il Sommo Poeta è il simbolo della cultura e della lingua italiana, ricordarlo insieme sarà un modo per unire ancora di più il Paese in questo momento difficile, condividendo versi dal fascino senza tempo.
Il Museo archeologico dell’antica Allifae omaggia Dante Alighieri con una suggestiva bocca di fontana in calcare datata al I secolo d.C. e conservata nelle sue collezioni e proveniente dall'Anfiteatro di Alife.
L’importante serie di fontane, seconda solo a quelle di Pompei, testimonia la costruzione dell’acquedotto pubblico nell’antica Allifae, datato al I sec. d.C.
Il rilievo raffigurato sull’antica fontana presenta un cigno/oca con ali spiegate che regge con le zampe una conchiglia (pecten o cardium) - al centro della quale usciva il cannello - attributi tipici della dea Venere, che Dante descrive nel Canto VIII del Paradiso, in occasione dell’ascesa al cielo della dea Venere, dove risiedono gli spiriti amanti:
Solea creder lo mondo in suo periclo
che la bella Ciprigna il folle amore
raggiasse, volta nel terzo epiciclo;
per che non pur a lei faceano onore
di sacrificio e di votivo grido
le genti antiche ne l’antico errore
ma Dione onoravano e Cupido,
quella per madre sua, questo per figlio,
e dicean ch’el sedette in grembo a Dido
e da costei ond’io principio piglio
pigliavano il vocabol de la stella
che ‘l sol vagheggia or da coppa or da ciglio.
(Paradiso VIII, 1-12)
Appuntamento sui nostri social con il #Dantedì e #IoleggoDante !
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-04-14 18:03:30 / Ultimo aggiornamento 2020-04-14 18:03:30
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