Contagi, epidemie e vaccini: appunti bibliografici
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InfoDescrizione
Biblioteca Medica Statale
Contagi, epidemie e vaccini:
Appunti bibliografici
La pandemia da Covid-19 ha obbligato il mondo intero a trattare
difficili problematiche medico-sanitarie che da molto tempo non si
consideravano. Tuttora, non abbiamo la conoscenza completa e definitiva
dell’origine del virus, delle
varianti del suo contagio e,
soprattutto, dei numerosi vaccini
che sono stati prodotti per debellare la grave malattia. L’emergenza sanitaria
ha chiesto risposte alla ricerca scientifica che ha già prodotto preziosi ed
efficaci risultati e numerosi studi stanno raggiungendo nuove e interessanti
scoperte.
Ma più in generale ognuno di
noi ha sentito il bisogno di comprendere qualcosa di sconosciuto ed ha avuto la
curiosità di leggere come nel
passato siano state vissute e descritte le epidemie.
Ed è in tale contesto che la Biblioteca Medica Statale ha voluto
organizzare una mostra per citare alcune malattie contagiose che hanno afflitto
l’umanità nel corso dei secoli e per offrire spunti di lettura su particolari momenti della storia epidemiologica.
Nella prima esposizione bibliografica, a cui
seguirà presto una seconda, vengono presentati studi originali, svolti dal XVI
secolo ad oggi, sulla diffusione e sulle cure delle malattie che hanno segnato
fortemente la memoria collettiva e culturale del nostro paese come la peste, il colera, il vaiolo, e,
più recentemente, la poliomielite e
il morbillo.
Viene posta in evidenza l’opera De morbis contagiosis, del 1555, editio princeps di Girolamo Fracastoro, uno
dei più grandi medici della storia che, per primo, ipotizzò la possibilità del
contagio delle malattie attraverso le diverse modalità di trasmissione dei
germi come il contatto e il respiro. A seguire si possono sfogliare numerose
prime e rare edizioni sulla peste come quella del medico e filosofo Michele Mercati “Instruttione sopra la peste” del 1576, di Giovanni Maria Lancisi del 1715 e quella di Ludovico Antonio Muratori “Del
governo della peste..”del 1722.
Nella successiva sezione sono esposte
diverse opere stampate a Roma nell’Ottocento e riguardanti le epidemie di
colera come quelle pubblicate da Paolo
Ruga, Agostino Cappello e Giovanni Battista Ghirelli.
L’origine della storia della
vaccinazione contro le malattie infettive, attribuita al medico inglese Edward
Jenner alla fine del Settecento per le sue scoperte sul vaiolo, viene
rappresentata in Italia dalla pubblicazione di numerosi studi. Particolarmente
importanti sono le opere di Luigi Sacco,
medico della Repubblica Cisalpina, che si adoperò per una diffusa campagna di
immunizzazione nel territorio con l’innesto di vaiolo umano.
Infine viene dedicato uno spazio alla poliomelite, che agli inizi del Novecento ha rappresentato una vera piaga sociale, e alla figura di Albert Bruce Sabin divenuto famoso per aver scoperto il vaccino che ha debellato la malattia nei paesi occidentali, rinunciando sia al brevetto che alla possibilità di profitto economico, così rese accessibile il vaccino a tutta la popolazione, anche quella più povera.
Guarda la presentazione della mostra->
Tutti gli allegati e gli aggiornamenti sono disponibili sul sito della Biblioteca:
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