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URBANI: “NEL 2004 SONO AUMENTATE DELL’11.7% LE EROGAZIONI LIBERALI DEI PRIVATI IN FAVORE DELLA CULTURA”
Testo del comunicato
Dopo quattro anni di applicazione della norma che consente la piena deducibilità dal reddito d’impresa delle erogazioni liberali nel settore dei beni culturali e dello spettacolo (articolo 100, comma 2, lettera m, del Testo Unico delle Imposte sui Redditi), il Ministro per i beni e le attività culturali, Giuliano Urbani, ha voluto fare un bilancio del contributo dei privati alla cultura.
“Nel nostro Paese – ha dichiarato il Ministro - gli imprenditori continuano a sostenere i programmi nei settori della cultura e dello spettacolo con un apporto costante di risorse che si aggiungono a quelle pubbliche. Dai 14 milioni di euro di erogazioni totali effettuate dalle imprese nell’anno 2002, si è passati infatti ai 17 milioni di euro nell’anno 2003 fino a raggiungere quota 19 milioni di euro nell’anno 2004, confermando così una tendenza positiva all’ aumento con un incremento dell’11,7%. Da quest’anno potremmo contare su ulteriori risorse se la norma da me proposta nell’ambito del disegno di legge sulla competitività, attualmente all’esame del Parlamento, diventerà legge, consentendo così anche alle persone fisiche e agli enti non commerciali di beneficiare della deduzione integrale dal reddito delle erogazioni liberali effettuate nei settori dei beni culturali e dello spettacolo. In questo modo anche in Italia potrà prendere piede la filosofia del mecenatismo, così come è già avvenuto in molti altri Stati occidentali dove il contributo privato al restauro di una chiesa o all’attività di un’orchestra sinfonica può essere dedotto dalle tasse”.
“Come già negli anni scorsi, dall’analisi dei dati emerge - prosegue il Ministro Urbani - la predilezione dei mecenati per lo spettacolo, che ha beneficiato del 65% delle erogazioni. In flessione le erogazioni liberali nel settore dei beni culturali, passate dal 39% al 35% odierno. Va detto che da queste cifre sono escluse molte iniziative private, non quantificabili, di sponsorizzazione per i restauri, che grazie al Codice Urbani sono ora più semplici dal punto di vista amministrativo e che l’articolo 108 del Testo Unico consente di dedurre integralmente anche le spese di pubblicità”.
“Ancora una volta la filantropia si è riversata sui grandi enti lirici e sulle istituzioni musicali quali il Teatro alla Scala, l’ Arena di Verona, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la Fondazione Teatro “La Fenice” di Venezia, la Fondazione Teatro Regio di Torino, la Fondazione Arturo Toscanini di Parma e la Fondazione Teatro Amilcare Ponchielli di Cremona. Anche gli enti locali utilizzano le risorse private per integrare i finanziamenti pubblici alla cultura, soprattutto i Comuni di Brescia e Bassano del Grappa”.
“La Lombardia conferma il primato della regione che ha attratto maggiori finanziamenti privati, attestandosi al 48% delle erogazioni complessive, - conclude il Ministro – rivelando una spiccata e rassicurante propensione del territorio per il sostegno alla cultura, seguita a distanza dal Veneto con il 13% e dal Lazio con il 12%”.
Tra i finanziatori si annoverano aziende importanti quali Banca Intesa Spa, la Banca Nazionale del Lavoro, la Banca Popolare di Milano, il Banco Popolare di Verona e Novara, la Banca Popolare Adriatico, la Banca Popolare di Ancona, l’Unicredito Italiano, la SANPAOLO IMI Spa, la Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza, la Cariprato, le Assicurazioni Generali, la Telecom Italia Spa, l’Enel Spa, la Lottomatica Spa, la G.R.H. Spa, la T.R.S. Evolution, Trussardi, Pitti Immagine srl, la Pirelli & C Spa, la Hopa Spa, la Esselunga Spa, la Elah Dufour Spa, la Fineldo, la A.C.R.A.F., le Ferrovie delle Stato e la Metropolitana di Napoli Spa.
Ufficio Stampa MiBAC
Tel. 06-67232261