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Testo del comunicato
Sulla porta principale della facoltà un cartello indica che verrà riaperta alle ore 11. L'ingresso è però consentito a chi deve sostenere gli esami. La decisione è stata presa dal preside della Facoltà di Lettere Guido Pescosolido "ma comunque è stata una scelta collegiale perché si tratta di una manifestazione non autorizzata", aggiunge il preside spiegando "che non è stata dettata dal timore per la presenza di Scalzone". E subito la reazione: non potendosi svolgere nella facoltà, l'assemblea con Scalzone si è spostata davanti al rettorato, proprio davanti alla scalinata ed alla statua di Minerva che trent'anni fa sono stati scenario della famosa, durissima, contestazione al leader della Cgil. Gli studenti hanno attaccato sulla scalinata due grandi striscioni che ricalcano quello storico del '77: "Col futuro alle spalle per scacciare i fantasmi" e "Chi ha paura del '77?" Scalzone, per anni esule in Francia, solo recentemente è rientrato in Italia. "Spero che questa vicenda spinga la Cgil a ragionare al proprio interno anziché scaricare le responsabilità su una presunta pista parigina" dice commentando gli arresti legati all'indagine sulle Brigate Rosse. "Dobbiamo ricordare che anche per questi arresti c'è la presunzione di innocenza giudiziaria". E su Alfredo Davanzo, come lui esule a Parigi, dice di averlo incontrato una volta, quando aveva l'obbligo di firma, e di averlo visto in manifestazioni sindacali: "Davanzo lavorava come operaio - racconta - io facevo il professore e questo non era molto gradito. Un
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-10-27 22:27:10 / Ultimo aggiornamento 2020-10-27 22:27:10