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ROCCO BUTTIGLIONE E' IL NUOVO MINISTRO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Testo del comunicato
Allievo del filosofo Augusto De Noce, 57 anni, nel luglio del 1994 succede a Mino Martinazzoli alla guida del Ppi ."L'ho saputo qualche minuto prima della lettura della lista, da Fini": Rocco Buttiglione racconta di essere stato informato all'ultimo momento che non era piu' il ministro delle Politiche comunitarie, ma dei Beni culturali. Comunque un "impegno forte", spiega lasciando il Salone delle Feste del Quirinale dove ha appena giurato nelel mani di Carlo Azeglio Ciampi. Poi si concede in tedesco ad una televisione tedesca, in esplicito omaggio al nuovo Papa: "Ein neuer papst". E riafferma il rafforzamento della "unita' della coalizione" in vista dei prossimi impegni, non ultimo quello elettorale.
Rocco Buttiglione, nuovo ministro dei Beni culturali, e' nato a Gallipoli (Lecce) il 6 giugno 1948. Sposato, ha quattro figlie.
Laureato in storia delle dottrine politiche, conosce quattro lingue. Nel 1973 ha inizio la sua carriera universitaria, insegna filosofia della politica ed e' professore ordinario di Scienza della Politica. Da qui la sua fama di ''filosofo prestato alla politica''.
Buttiglione e' stato uno dei personaggi di punta del movimento di Comunione e Liberazione. E' stato anche direttore del ''Sabato'', il settimanale di Cl. Nel 1993 ha partecipato alla Costituente Dc su posizioni centriste e nelle elezioni politiche del 1994 e' eletto alla Camera.
Sara' poi sempre rieletto nelle legislature successive.
Nel luglio '94, dopo le dimissioni del segretario Martinazzoli in seguito alla sconfitta elettorale, Rocco Buttiglione e' eletto segretario del Ppi.
Nel dicembre 1994, la mozione di sfiducia al governo Berlusconi e' sottoscritta congiuntamente dai segretari della Lega nord Umberto Bossi e del Ppi Rocco Buttiglione.
Sotto la guida di Buttiglione pero' il Ppi si avvicina al Polo e questa scelta portera' alla spaccatura del partito. Comincia una lunga serie di polemiche politiche e ricorsi giudiziari.
Alla fine, dopo il riconoscimento del simbolo dello Scudocrociato da parte del tribunale, fonda i Cristiani democratici Uniti (Cdu), alleato con il Polo. In seguito il Cdu si presenta quindi alleato con il Ccd nella lista del Biancofiore.
Poi i due partiti si fondono diventando l'Udc di cui Buttiglione diventa presidente.
Quando, dopo la vittoria elettorale della Casa delle liberta', nel 2001, Berlusconi forma il suo secondo governo, Buttiglione entra a farne parte con la carica di ministro per le Politiche comunitarie.
Nell'agosto 2004 e' designato dal governo italiano alla carica di commissario europeo a giustizia, sicurezza e liberta' e vicepresidente della Commissione Ue, ma e' costretto alle dimissioni dopo l'audizione davanti alle Commissioni parlamentari dell'europarlamento. La causa scatenante, le risposte date dal ministro italiano ad alcune domande sul ruolo della donna e sui diritti degli omosessuali.