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Risposta scritta all'interrogazione n. 4-06401 del dep. Gianni Melilla. Abruzzo. Situazione degli incarichi dirigenziali.
Testo del comunicato
Nell’atto ispettivo n. 4-06401, l’Onorevole interrogante, con riferimento alla lunga vacanza dell’incarico di soprintendente ai beni archeologici dell’Abruzzo e allo “stato di incertezza” in cui versa la Direzione regionale per i beni culturali e del paesaggio dell’Abruzzo, chiede “se non si intenda assumere in tempi rapidi la decisione della nomina del Soprintendente ai beni archeologici per la regione Abruzzo e superare le gravi carenze organizzative della direzione abruzzese del Ministero dei beni e delle attività culturali.” Come è noto, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo è stato interessato da un articolato e complesso processo di riorganizzazione finalizzato, in primo luogo, a ridurre il numero delle posizioni dirigenziali, sia di livello generale che di livello non generale, entro i limiti prescritti dalle norme per la revisione e la riduzione della spesa della pubblica amministrazione (cd. spending review) e, in secondo luogo, ad adeguare l’assetto organizzativo dell’Amministrazione alle nuove funzioni assegnate, ultima quella del turismo, integrando, coordinando e innovando, la rete degli uffici dirigenziali centrali e periferici. Il processo di riorganizzazione si è svolto in ottemperanza alle disposizioni di cui al decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, recante “Disposizioni urgenti per la revisione della spessa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini nonché misure di rafforzamento patrimoniale delle imprese del settore bancario”, in particolare all’articolo 2, comma 1, lettera a) che prevede la riduzione degli uffici dirigenziali delle pubbliche amministrazioni, di livello generale e di livello non generale e le relative dotazioni organiche, in misura non inferiore, per entrambe le tipologie di uffici e per ciascuna dotazione, al 20 per cento di quelli esistenti. Passaggio saliente di questo processo è stato il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29 agosto 2014, recante “Regolamento di organizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, degli uffici della diretta collaborazione del Ministro e dell’Organismo indipendente di valutazione della perfomance, a norma dell’articolo 16, comma 4, del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89”. Il provvedimento in questione ha ridefinito le linee portanti della nuova organizzazione del Ministero, rideterminando la dotazione organica dei dirigenti e rimandando a un successivo decreto l’individuazione degli uffici dirigenziali di livello non generale. Solo dopo la registrazione del regolamento sopra citato da parte della Corte dei conti, avvenuta il 20 novembre 2014, è stato possibile emanare, il successivo 27 novembre 2014, il decreto ministeriale, recante ”Articolazione degli uffici dirigenziali di livello non generale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo”, registrato alla Corte dei conti il 19 dicembre 2014. Il decreto ministeriale del 27 novembre 2014, tra gli altri, individua gli uffici di livello dirigenziale di livello non generale dell’amministrazione periferica del Ministero, tra cui quelli della regione Abruzzo. Per l’Abruzzo e il suo capoluogo, il decreto in questione ha delineato, fino al 31 dicembre 2019, uno speciale assetto organizzativo per le soprintendenze, in considerazione delle attività di ricostruzione in corso, a sèguito del sisma dell’aprile 2009. Il decreto, infatti, ha previsto, per l’Abruzzo, tre soprintendenze: a) soprintendenza Archeologia dell’Abruzzo, con esclusione della città dell’Aquila e dei Comuni del Cratere, con sede a Chieti; b) soprintendenza Belle arti e paesaggio dell’Abruzzo, con esclusione della città dell’Aquila, con sede a L’Aquila; c) soprintendenza unica Archeologia, belle arti e paesaggio per la città dell’Aquila e i Comuni del Cratere, con sede a l’Aquila, istituita in attuazione dell’articolo 54, comma 2-bis, del decreto legislativo 20 luglio 1999, n. 300, e successive modificazioni, al fine di assicurare l’unitarietà e la migliore gestione degli interventi necessari per la tutela del patrimonio culturale a sèguito del terremoto del 2009. Successivamente all’emanazione del decreto ministeriale del 27 novembre 2014, la direzione generale Organizzazione, con circolare n. 9 del 12 gennaio 2015, ha potuto disporre un interpello per il conferimento degli incarichi dirigenziali per complessivi 135 uffici di livello non generale dell’Amministrazione centrale e periferica, tra i quali anche la soprintendenza unica Archeologia, belle arti e paesaggio per la città dell’Aquila e i Comuni del Cratere, con sede a l’Aquila e la soprintendenza Belle arti e paesaggio dell’Abruzzo, con esclusione della città dell’Aquila ma non la soprintendenza Archeologia dell’Abruzzo, con esclusione della città dell’Aquila e dei Comuni del Cratere, con sede a Chieti, in quanto nella determinazione delle sedi conferibili si è dovuto tener conto necessariamente della dotazione organica e dei limiti di spesa al momento previsti per il personale dirigente, degli incarichi dirigenziali di livello generale già conferiti e, in ultimo, della selezione già avviata per i direttori dei nuovi 20 musei dotati di autonomia speciale, di cui 7 di livello dirigenziale generale e 13 di livello dirigenziale non generale. Successivamente alla registrazione da parte degli organi di controllo degli incarichi conferiti in questa prima fase, la direzione generale Organizzazione, con nota circolare n. 112 del 30 aprile 2015, ha avviato la procedura per la copertura ad interim dell’incarico di funzione dirigenziale di livello non generale della soprintendenza Archeologia dell’Abruzzo. A seguito di tale procedura, è stato conferito al dott. Andrea Pessina, soprintendente archeologo della Toscana, l’incarico ad interim della soprintendenza Archeologia dell’Abruzzo, con esclusione della città dell’Aquila e dei Comuni del Cratere, per quattro mesi a decorrere dal 13 maggio 2015. In conclusione, nel segnalare come il conferimento di incarichi ad interim – in questo come in non pochi altri casi – abbia rappresentato una soluzione obbligata per l’Amministrazione alla luce degli organici effettivamente disponibili in questa fase, si esprime il preciso intendimento di superare non appena possibile una situazione dichiaratamente transitoria, mediante il conferimento di incarichi a dirigenti titolari.
Documentazione:
Melilla 29 luglio 2015
(documento in formato pdf, peso 192 Kb, data ultimo aggiornamento: 31 agosto 2015 )