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Risposta scritta all'interrogazione n. 4-05666 del dep.Marco Marchetti. Riorganizzazione MiBACT - Urbino.
Testo del comunicato
Si fa riferimento all’interrogazione parlamentare n. 4-05666, con la quale l’Onorevole interrogante chiede quali siano state le valutazioni relative alla città di Urbino nel disegno della riorganizzazione del Ministero delle attività culturali e del turismo. Al riguardo si rappresenta quanto segue. Con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 171 del 2014, recante “Regolamento di organizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, degli uffici della diretta collaborazione del Ministro e dell’Organismo indipendente di valutazione della performance, a norma dell’art. 16, comma 4 del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89”, cui è seguito, successivamente, il decreto ministeriale del 27 novembre 2014, contenente “Articolazione degli uffici dirigenziali di livello non generale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo”, questo Ministero, nel recepire le previsioni in materia di riduzione della spesa, ha colto l’occasione per ridisegnare la propria organizzazione in modo innovativo e in linea con le misure già adottate con il decreto legge 31 maggio 2014, n. 83, contenente “Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo”, convertito con modificazioni dalla legge 29 luglio 2014, n. 106. L’adeguamento ai numeri della spending review è divenuto, così, l’opportunità per intervenire sull’organizzazione del Ministero e porre rimedio ad alcune sue criticità, tra cui, in particolare, la carenza di autonomia dei musei italiani, che ne limita grandemente le potenzialità. L’articolo 30 del citato D.P.C.M. individua alcuni musei di rilevante interesse nazionale, dotati di autonomia speciale e prevede la possibilità di individuare, con successivo decreto del Ministro, eventuali altri organismi istituiti come autonomi. Tutto ciò premesso, si rappresenta che la Galleria Nazionale della Marche è stata compresa tra i musei di rilevante interesse nazionale dotati di autonomia speciale, sede di ufficio dirigenziale di livello non generale, proprio alla luce della considerazione della rilevanza dell’istituto. Il direttore della Galleria sarà individuato attraverso la procedura di selezione pubblica internazionale, attualmente in corso; egli svolgerà altresì la funzione di direttore del Polo museale regionale. Quanto all’accorpamento delle Soprintendenze, occorre considerare che tale decisione, in ottemperanza di quanto previsto in tema di riduzione di spesa, riguarda tutte le regioni: la collocazione delle sedi, attentamente valutata tenuto conto delle specificità dei territori, non andrà, in alcun modo, a detrimento della efficace azione di tutela del patrimonio affidato loro.
Documentazione:
Marchetti 27 maggio 2015
(documento in formato pdf, peso 115 Kb, data ultimo aggiornamento: 19 giugno 2015 )