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Risposta scritta all'interrogazione n. 4-04702 del sen. Francesco Campanella. Progetto dell’Archivio Sonoro della Canzone Napoletana.
Testo del comunicato
Si riscontra l’atto di sindacato ispettivo n. 4-04702 nel quale il Senatore interrogante, premesso che il progetto dell'archivio sonoro della canzone napoletana è un progetto di Radio-RAI, in collaborazione con Enti Locali campani e l'Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi del Ministero (ICBSA), e che tale progetto ha avuto fino ad oggi l'obiettivo di raccogliere e mettere a disposizione del pubblico, in digitale, oltre 70.000 riproduzioni musicali del repertorio canoro partenopeo; che da notizie di stampa si è appreso che la sala che ospitava l'archivio storico nel centro di produzione di viale Marconi a Napoli, è stata chiusa mesi fa per fare spazio ad altri uffici, chiede di sapere se il Ministero non ritenga opportuno di adoperarsi per quanto di competenza presso l'azienda RAI al fine di addivenire ad una risoluzione del problema. A tal proposito si rappresenta quanto segue. Nell’ambito delle attività di valorizzazione e promozione culturale programmate dalla Direzione generale Biblioteche del Ministero, nello specifico dall’allora Discoteca di Stato-Museo dell’Audiovisivo, oggi Istituto Centrale per i beni sonori ed audiovisivi (ICBSA), il 16 maggio 2007 fu inaugurato presso la sede dell’Istituto, in occasione della Settimana della Cultura, il punto di accesso alla banca dati dell’Archivio sonoro della Canzone Napoletana, progetto realizzato da Radio-RAI, in collaborazione con la Regione Campania, la Provincia di Napoli e il Comune di Napoli con il contributo dell’ICBSA (per quanto relativo ai contenuti storici). I rapporti con la RAI, nella fase costitutiva dell’Archivio, erano regolati dalla convenzione stipulata in data 21 giugno 2004, successivamente integrata con una nota dell’aprile 2006 che prorogava il termine dell’accordo al 22 giugno 2010. L’ICBSA condivideva con la Rai, attraverso l'Archivio, la finalità di raccogliere, documentare e mettere a disposizione del pubblico, in digitale, le riproduzioni musicali del repertorio canoro partenopeo. L'Archivio contava oltre 25.000 brani da Enrico Caruso e Fernando De Lucia agli Almamegretta e i 99 Posse, attraverso Gennaro Pasquariello e Gilda Mignonette, Nino Taranto e Maria Paris, Sergio Bruni e Roberto Murolo, Renato Carosone e Mario Merola, Peppino Di Capri e Pino Daniele, Nino D'Angelo e Gigi D'Alessio. Numerosi brani, soprattutto relativi al patrimonio storico, erano tratti da documenti discografici custoditi presso l’Istituto, come peraltro espressamente sancito dall’art. 2 della citata convenzione. L’accesso all’Archivio sonoro della Canzone Napoletana è stato reso disponibile presso l’Area dei servizi al pubblico dell’Istituto e idealmente collegato alla successiva apertura del punto di consultazione dell’intero Archivio della RAI, realizzato in collaborazione con la Direzione di RaiTeche. All’evento inaugurale parteciparono, tra gli altri, il Direttore Generale della RAI-Radiofonia, dott. Marcello Del Bosco e, per la parte musicale, Renzo Arbore (oggi presidente del Consiglio Scientifico dell’ICBSA) e Paquito Del Bosco. Il servizio, organizzato su un’apposita postazione realizzata secondo le indicazioni della RAI, è stato attivo dal 16 maggio 2007 al giugno 2010, allorché la Direzione generale Biblioteche, dopo l’entrata a regime del progetto, ha ritenuto eccessivo il canone imposto dalla RAI, che ammontava a € 550,00+IVA al mese per un totale annuo lordo di € 8.052,00, anche in considerazione più volte espressa che molti dei documenti utilizzati provenivano dall’archivio dello stesso Istituto. Pertanto l’ICBSA comunicava alla dott.ssa Viola Fabri, RAI - Radiotelevisione italiana Spa, Direzione Sviluppo e Coordinamento Commerciale, che la situazione economico-finanziaria imponeva necessarie e imprescindibili economie di spesa, e, stante l’importo per il collegamento all’Archivio, l’impossibilità di rinnovare la predetta convenzione al momento della sua naturale scadenza (2010). In favore di tale scelta venne ascritta inoltre un’informativa tecnica della Responsabile dei servizi al pubblico che lamentava una riduzione del numero di utenti anche a causa dei frequenti malfunzionamenti del collegamento, dei quali la RAI era stata puntualmente informata. Si evidenzia che la Biblioteca Nazionale di Napoli ha contribuito, a seguito di uno specifico accordo, nel 2008, con la sede Rai di Napoli, alla formazione dell’Archivio Sonoro della Canzone Napoletana. La Biblioteca medesima ha consentito il riversamento nell’Archivio del proprio fondo "Dischi Pathé a 100 giri", di particolare pregio, conservato presso la sezione Lucchesi Palli. Copia dei file è attualmente fruibile sul sito www.bnnonline.it alla voce "Canzoni napoletane dalla collezione di dischi Pathé della Biblioteca Lucchesi Palli". A fronte di quanto esposto si conferma l’impegno del Ministero e la disponibilità a favore dell’unicità patrimonio della Canzone Napoletana, ferma restando la necessità di condividere progetti compatibili e commisurati all’attuale situazione amministrativo-contabile.
Documentazione:
Campanella 18 febbraio 2016
(documento in formato pdf, peso 122 Kb, data ultimo aggiornamento: 22 aprile 2016)