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Risposta scritta all'interrogazione n. 4-04506 del sen. Andrea Marcucci. Biblioteca nazionale centrale di Firenze.
Testo del comunicato
Si riscontra l’atto di sindacato ispettivo n. 4-04506, nel quale il Senatore interrogante, riferendosi alla nuova tabella organica del personale della Biblioteca nazionale centrale di Firenze (di seguito BNCF), chiede di conoscere i criteri utilizzati per definire gli organici nel settore delle biblioteche, e, più in particolare, per tale Biblioteca, nonché quali iniziative si intenda assumere per sostenere l’attività della Biblioteca, anche d’intesa con la Regione Toscana e il Comune di Firenze e per incentivare il mecenatismo a favore di detto istituto. Riguardo al primo quesito, si evidenzia che la recente riorganizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, attuata con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 agosto 2014, n. 171, fondandosi innanzitutto sull’esigenza di attuare misure di riduzione e revisione della spesa (spending review), ha rideterminato anche le dotazioni organiche del personale di questo Ministero, fissandole in complessive 19.050 unità per il personale appartenente alle aree funzionali. Per avere un utile termine di raffronto, si rammenta che il precedente decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 gennaio 1997 (Rideterminazione delle dotazioni organiche delle qualifiche dirigenziali, delle qualifiche funzionali e dei profili professionali del personale del Ministero per i beni culturali e ambientali) – di seguito DPCM 1997 – aveva fissato le dotazioni organiche, per il personale non dirigenziale, in complessive 25.050 unità. Con successivo decreto ministeriale 6 agosto 2015, l’Amministrazione, sentite anche le organizzazioni sindacali, ha provveduto a ripartire le dotazioni organiche del personale delle aree funzionali tra gli uffici centrali e periferici dell’Amministrazione. Le dotazioni organiche delle biblioteche sono state definite attraverso un processo metodologico che ha suddiviso gli istituti bibliotecari del Ministero secondo macro categorie, considerando, al fine della classificazione, alcuni aspetti peculiari: dimensioni dell’edificio, fondi posseduti, accessibilità al pubblico e numero dei fruitori. Per ogni biblioteca si è, quindi, proceduto a calibrare il peso di alcuni profili professionali, in base a delle “variabili influenti”, tra cui; le dimensioni dell’edificio, il numero di fondi presenti, il numero di ricerche effettuate in loco e per corrispondenza. A causa di una passata programmazione del personale, per alcuni profili professionali in ambito bibliotecario si è creato, nel tempo, un anomalo surplus in specifiche aree territoriali. In particolar modo è stata individuata una forte presenza di personale con la qualifica di funzionario bibliotecario, concentrata in prevalenza nelle regioni del Sud, assegnato, in taluni casi, a strutture periferiche estranee alle attività bibliotecarie. Questa anomala situazione ha impedito, in alcuni casi, una più congrua dotazione di personale tra gli istituti che insistono in altre aree geografiche. Per la BNCF è stata individuata una dotazione organica pari a 170 unità di personale, così ripartita: n. 38 funzionari bibliotecari, n. 3 funzionari amministrativi, n. 2 funzionari informatici, n. 2 funzionari per le tecnologie, n. 1 funzionario restauratore, n. 42 assistenti alla vigilanza, n. 25 assistenti tecnici, n. 4 assistenti informatici, n. 33 assistenti amministrativi, n. 20 addetti ai servizi ausiliari. Dalle 162 unità rilevate effettivamente in servizio a maggio 2015, la Biblioteca passa dunque ad una dotazione di previsione di 170 unità. In particolare aumenta il personale di prima area (5 unità). Nella seconda area si confermano le 42 unità di vigilanza così come i 33 amministrativi, i 4 informatici e i 25 tecnici; per la terza area, aumentano i bibliotecari di una unità e due funzionari delle tecnologie mentre i restanti profili sono confermati. L’analisi della pianta organica prevista per la Biblioteca dal DPCM 1997 evidenzia la presenza di profili professionali che, attualizzati, possono ritenersi – in considerazione della loro funzione – non più correnti (ad esempio: le 40 unità del profilo di dattilografo, gli addetti alle attrezzature e alle pulizie). Se si raffronta, quindi, la nuova dotazione con quella prevista dal DPCM 1997, privata dei profili ormai obsoleti, la differenza si riduce notevolmente. Occorre, poi, considerare l’impatto che, anche nelle biblioteche, ha avuto l’evoluzione tecnologica, trasformando e riducendo modalità operative e carichi di lavoro. Anche per l’impossibilità di disporre di tutto il personale assegnato, a causa dell’effettiva indisponibilità di alcune unità di personale di accoglienza e vigilanza (dovuta ad assenze croniche per malattia e a una difficoltà complessiva di personale particolarmente anziano nello svolgimento delle turnazioni), la Biblioteca ha limitato la distribuzione dei libri al turno mattutino, per tre giorni alla settimana, al fine di garantire l’apertura, per un arco temporale significativo (lunedì-venerdì: 8,15 - 19; sabato 8,15 - 13,30), di altri servizi al pubblico essenziali: gestione dell’accesso, del tesseramento, delle sale di consultazione, della sala manoscritti, della sala periodici, del prestito, della movimentazione e della distribuzione del materiale librario e documentario sia dai magazzini librari della sede centrale sia da quelli delle sedi distaccate. Nel corso del 2015 un utile apporto è stato fornito dai tirocinanti (10 unità) assegnati per sei mesi, e ancora un importante supporto si avrà grazie all’assegnazione, mediante procedimento in corso, di 40 unità del Servizio civile nazionale, che presteranno servizio per un anno nel settore dei servizi al pubblico e nel settore della catalogazione del materiale bibliografico corrente. Si segnala, comunque, che il decreto ministeriale 6 agosto 2015 prima citato, col quale sono state ripartite le dotazioni organiche tra gli uffici dell’Amministrazione, prevede una verifica mensile della congruità della ripartizione stessa, con la possibilità di adottare, entro il mese di febbraio 2016, correzioni e modifiche. Come è noto, poi, la legge di stabilità 2016 prevede, all’articolo 1, commi 328-330, la possibilità di reclutare nuovo personale tramite un concorso straordinario per l’assunzione di 500 funzionari dei beni culturali, tra cui anche funzionari bibliotecari. Rispetto, invece, alle iniziative per sostenere l’attività della Biblioteca, la legge di bilancio 2015 ha inizialmente assegnato, per il funzionamento della BNCF, solo euro 196.397,00. Questo finanziamento è stato incrementato di euro 491.118,00 dalla legge di assestamento e ulteriori euro 32.000,00 sono stati erogati per rafforzare i servizi della Biblioteca, nell’ambito del Servizio bibliotecario nazionale. A queste risorse vanno aggiunti euro 100.000,00 per l’incremento del patrimonio bibliografico, euro 200.000,00 per il progetto “Magazzini digitali“, nell’ambito del programma degli utili della società pubblica ARCUS ed euro 100.000,00 per il progetto Google Books. In aggiunta a quanto sopra, la Direzione generale Bilancio, alla fine del 2014, ha disposto un finanziamento straordinario pari a euro 600.000,00, per far fronte a interventi urgenti e indifferibili (decreto dirigenziale 5 dicembre 2014) e uno ulteriore di euro 500.000,00 (decreto dirigenziale del 3 ottobre 2014), per la messa in sicurezza delle sedi della Biblioteca e la tutela del patrimonio librario. Per il 2016, invece, la Biblioteca verrà nuovamente dotata di risorse finanziarie sufficienti a consentire una gestione efficace dell’immobile occupato e dei servizi connessi: nella legge di bilancio 2016, in attuazione dell’articolo 1, comma 349, della legge di stabilità, sono infatti previsti euro 2.981.072 sul capitolo 3609, dedicato al funzionamento della Biblioteca. La stessa legge di stabilità prevede (all’articolo 1, comma 318) di stabilizzare e rendere permanente l’agevolazione dell’Art Bonus introdotta dal decreto legge 31 maggio 2014, n. 83, convertito con modificazioni dalla legge 29 luglio 2014, n. 106. Seppure l’effetto attrattivo dell’Art Bonus applicato alle biblioteche sia certamente più debole rispetto alla capacità di richiamo dei più noti monumenti italiani, la BNCF – secondo quanto risulta dal sito web dell’Istituto - nel 2014 ha beneficiato di due erogazioni liberali per un importo totale di euro 13.309,00 e, nel primo semestre 2015, di un ulteriore erogazione di euro 7.500,00. Si ricorda, inoltre, che con il decreto ministeriale 7 ottobre 2008 alla BNCF è stata riconosciuta una speciale forma di autonomia, con l’obiettivo di conferire ad essa strumenti gestionali utilizzabili anche nell’ottica di una ricerca di forme di finanziamento e di sostegno da parte di enti pubblici e privati. Infine, va segnalato che da ultimo il Programma triennale degli interventi di tutela, istituito dalla legge 190 del 2014 e sul quale le Commissioni parlamentari hanno già espresso parere favorevole, ha assegnato la somma di 3.550.000 euro nel triennio per interventi di restauro e ristrutturazione della sede BNCF, onde risolvere il problema della carenza di spazi. In conclusione questa Amministrazione ? il cui impegno a favore della BNCF è testimoniato da quanto sopra esposto ? non può, certamente, che auspicare e vedere con favore iniziative e intese con istituzioni pubbliche e private, e quindi anche con la Regione Toscana e con il Comune di Firenze, che possano promuovere ulteriore attenzione e sostegno alla Biblioteca nazionale centrale di Firenze.
Documentazione:
Marcucci 10 febbraio 2016
(documento in formato pdf, peso 277 Kb, data ultimo aggiornamento: 19 aprile 2016)