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Risposta scritta all'interrogazione 4-01809 del sen. Sergio Puglia, Villa D’Elboeuf, crollo di un muro esterno.
Testo del comunicato
Si fa riferimento all’atto di sindacato ispettivo n. 4-01809, con il quale l’Onorevole interrogante, in relazione al crollo, avvenuto il 15 febbraio 2014, di una porzione dell’immobile Villa D’Elboeuf a Portici e delle conseguenti problematiche relative, da una parte alle esigenze di messa in sicurezza e della tutela del bene vincolato e, dall’altra, alla necessità del ripristino del traffico ferroviario sulla linea Napoli-Portici, chiede se questo Ministero sia a conoscenza dei fatti e quali iniziative intenda adottare al fine di verificare gli interventi provvisori indispensabili per il recupero e la tutela del bene culturale. Al riguardo, si comunica quanto segue. Si deve preliminarmente riferire che sulla vicenda sono intervenuti diversi ricorsi giurisdizionali e diversi atti di diffida stragiudiziali che hanno visto contrapposta la Società INVEST al Comune di Portici, alla Società Rete Ferroviaria italiana e, per alcuni aspetti, anche alla competente Soprintendenza. Difatti, a seguito del citato crollo di parte del fabbricato sulla linea ferroviaria, con ordinanza n.78 del 6 febbraio 2014, il Comune di Portici, nel presupposto della sussistenza del pericolo imminente per la pubblica e privata incolumità e dei motivi di contingibilità ed urgenza, ha ordinato ad INVEST Srl (aggiudicataria dell’Immobile a seguito di asta pubblica) di eseguire “ad horas” tutte le opere necessarie ad eliminare i pericoli per la pubblica e privata incolumità ed a garantire la ripresa del traffico ferroviario. Anche la società Rete Ferroviaria Italiana intimava alla società INVEST l’esecuzione dei lavori di messa in sicurezza dell’immobile, al fine della ripresa del traffico ferroviario, comunicando, a sua volta, di aver predisposto un progetto di intervento per la protezione della rete ferroviaria rispetto al crollo eventuale del fabbricato, consistente nella realizzazione di una struttura metallica provvisoria di protezione. La Società INVEST presentava ricorso al TAR contro l’ordinanza comunale n.78/2014 (CT2731/2014), nonché istanza di accertamento tecnico preventivo affinché venisse valutata la liceità dei lavori in precedenza effettuati da RFI (di ripristino della linea elettrica) ed il nesso causale degli stessi, rispetto al crollo del 5 febbraio 2014. La società INVEST affermava che dette opere, per le quali il Comune aveva rilasciato - nel settembre 2013 - un permesso di costruire in sanatoria sull’erroneo presupposto che si trattasse di semplice sostituzione di pali elettrici esistenti e la Soprintendenza aveva, a sua volta, rilasciato parere favorevole di compatibilità paesaggistica, in realtà avevano comportato la realizzazione di opere impiantistiche incidenti sulle mura borboniche della villa. Con motivi aggiunti, la medesima società provvedeva ad impugnare anche l’autorizzazione comunale ed il relativo parere favorevole della Soprintendenza rilasciati per consentire la realizzazione, da parte di RFI, del tunnel di acciaio provvisorio con funzione di protezione della rete ferroviaria. Da quanto emerge dagli atti, per quanto riguarda gli aspetti inerenti le competenze di questo Ministero, sia con riferimento alle esigenze di tutela e conservazione dell’immobile, sia con riferimento ai provvedimenti funzionali alla ripresa del traffico ferroviario, la competente Soprintendenza ha provveduto: - a richiedere prontamente alla Società INVEST di procedere con somma urgenza ad uno studio diagnostico e strutturale per elaborare un progetto di consolidamento e restauro di tutto il complesso; - ad esigere dalla RFI Spa il progetto di ripristino della muratura borbonica su cui era intervenuta in precedenza per installare la struttura della linea elettrica (intervento che a detta della INVEST aveva causato il crollo); - ad approvare, secondo quanto stabilito in una conferenza di servizi svoltasi il 29 maggio 2014, la realizzazione del progetto di messa in sicurezza della parte dell’edificio crollata, previa la avvenuta rimozione della palificazione a suo tempo realizzata per la linea elettrica risultata effettivamente abusiva; - ad approvare di massima il progetto di intervento predisposto da RFI per la protezione della linea ferroviaria consistente, come già detto, nella realizzazione di struttura metallica di protezione, richiedendo i progetti esecutivi che evidenziassero con esattezza il rapporto tra la suddetta struttura e la Villa. Per quanto riguarda i provvedimenti assunti in sede giurisdizionale, il TAR Campania, pronunciandosi sulle istanze cautelari presentate dalla Società INVEST, con decreto n. 1365/2014, prendeva sostanzialmente atto della evoluzione della situazione originaria (in cui si discuteva dei lavori di messa in sicurezza ordinati dal Comune e di quelli a suo tempo effettuati da RFI e incidenti sulle mura perimetrali della villa) in ragione della intervenuta Conferenza di Servizi sopra citata e del fatto che, nell’ambito di quest’ultima, si era discusso dei due progetti concernenti rispettivamente gli interventi sulla villa (INVEST) e la realizzazione della galleria provvisoria (RFI). A tale riguardo il Tar, affermando che non era chiaro se la realizzazione dei progetti suddetti potesse avvenire contemporaneamente, ha disposto la sospensione della realizzazione della galleria nei limiti in cui la relativa esecuzione dovesse interferire con quella del progetto INVEST sulla Villa. Con successiva con ordinanza n. 1614/2014, adottata nel settembre dello scorso anno, il predetto TAR, definitivamente pronunciandosi, respingeva le citate istanze cautelari e disponeva la prosecuzione della realizzazione sia dei lavori sulla villa che di quelli da parte di RFI, in quanto entrambi finalizzati a garantire la massima speditezza del ripristino della funzionalità del traffico ferroviario. Successivamente alla comunicazione di inizio dei lavori da parte della società INVEST, datata 21 ottobre 2014, iniziavano una serie di reciproche contestazioni fra la stessa Società e RFI, a causa delle interferenze fra i lavori sull’edificio e di quelli condotti sulla rete ferroviaria. Tali contestazioni culminavano nella presentazione di un nuovo ricorso da parte di INVEST Srl nei confronti di Rete Ferroviaria Italia Spa. Risulta infine che, lo scorso mese di aprile, ottenuto il citato parere favorevole dalla competente Soprintendenza, RFI ha concluso la costruzione della gabbia metallica temporanea che dovrebbe escludere, nei prossimi mesi, qualsiasi rischio per i treni in passaggio a Portici, consentendo, quindi, la ripresa del servizio ferroviario.
Documentazione:
Puglia 25 maggio 2015
(documento in formato pdf, peso 4203 Kb, data ultimo aggiornamento: 09 giugno 2015 )