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RESTITUITI ALL’ITALIA TRE REPERTI DEL GETTY MUSEUM DI MALIBÙ
Testo del comunicato
Ritornano il Vaso di Asteas, l’epigrafe di Selinunte e un tripode etrusco
Sono giunti all’aeroporto di Fiumicino tre reperti archeologici provenienti da scavi clandestini nel nostro Paese ed esposti fino a poco tempo fa nelle sale del Getty Museum di Malibù in California. Sono oggetti di grande interesse storico, artistico e scientifico che il Getty Museum, consapevole della loro provenienza illecita, ha deciso di restituire spontaneamente all’Italia. Si tratta di un cratere a calice a figure rosse, opera del pittore greco Asteas risalente al 340 a.C. circa rinvenuto illecitamente in Campania, di una stele funeraria lapidea del VI secolo a.C. sottratta nei pressi della antica colonia greca di Selinunte in Sicilia e di un candelabro bronzeo a treppiede di origine etrusca trafugato dalla ex collezione Guglielmi di Vulci.
Il Ministro per i Beni e le attività culturali, Rocco Buttiglione, il Comandante del Comando Tutela Patrimonio Culturale, Generale Ugo Zottin, il Comandante della Divisione Unità Mobili e Specializzate, Generale Serafino Liberati, il Capo Dipartimento per la Ricerca e l’Innovazione Tecnologica del MiBAC, Giuseppe Proietti, e il Procuratore Capo della Repubblica di Roma, Giovanni Ferrara, presenteranno i tre reperti in una conferenza stampa che si terrà venerdì 11 novembre alle ore 11:00 presso il Comando Tutela Patrimonio Culturale dell’Arma dei Carabinieri, via Anicia 24 (Porta Portese).
Saranno presenti tra gli altri anche un rappresentante dell’Agenzia delle Dogane e il responsabile dell’Immigration and Customs Enforcement presso l’Ambasciata degli Stati Uniti d’America a Roma, Robert Stiriti.
DICHIARAZIONE DEL MINISTRO BUTTIGLIONE IN CONFERENZA STAMPA
"Crediamo nel prestito prolungato degli
oggetti d’arte. Chi, fra i musei stranieri, riconosce che la proprieta’ dei beni culturali italiani appartiene al popolo italiano conquista il diritto a concorrere a prestiti che potrebbero arrivare a 8-10 anni al posto dei 4 attuali".
Lo ha detto il ministro per i Beni e le attivita’
culturali, Rocco Buttiglione, nel corso della presentazione, presso il Comando dei Carabinieri addetti alla tutela del patrimonio artistico, di alcuni preziosi oggetti che il Getty Museum ha restituito spontaneamente perche’ oggetto di scavi clandestini e furti.
"Non siamo gelosi del nostro patrimonio", ha proseguito
Buttiglione sottolineando che "riconosciamo il diritto a
disporre di cose belle da parte di chi ha avuto meno fortuna di noi. Comprendiamo che le grandi istituzioni straniere hanno il legittimo desiderio di esporre al pubblico elementi di arte e cultura concentrati in maniera assolutamente sproporzionata in Italia". Tempi e modi dei prestiti, ha precisato il ministro, saranno dettati dalle necessarie trattative. "Siamo disponibili al massimo - ha detto ancora il ministro - ma siamo fermi solo su un punto: cio’ che e’ del popolo italiano deve tornare al
popolo italiano, anche se, ripeto, siamo disponibili a prestare per lungo tempo. Gli americani - ha concluso - devono tra l’altro sapere che i furti dei beni culturali sono spesso connessi con la malavita organizzata. E anzi il traffico illecito di opere d’arte e’ una delle fonti di finanziamento del terrorismo internazionale".
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Ufficio Stampa MiBAC
Tel. 06-67232261