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PASQUA, 3 GIORNI, IN 400.000 NEI MUSEI. OSCILLANO INCASSI E AFFLUENZE ... UN PO’ OVUNQUE
Testo del comunicato
Dati provvisori piu’ che positivi sull’affluenza dei visitatori in quasi 200 fra musei e siti archeologici aperti al pubblico da sabato 15 a lunedì 17 aprile.
Un esercito di circa 400.000 persone si è recato sui luoghi d’arte italiani. Nel conto vanno aggiunte le diverse migliaia di amanti dell’arte che si sono recati in musei e mostre dei comuni per i quali non esiste una rilevazione omogenea.
Le statistiche danno un aumento medio degli incassi del 5 per cento rispetto lo scorso anno. Molte e curiose le variazioni di affluenza.
La domenica di Pasqua ha registrato 85.000 presenze complessive nei 30 musei piu’ visitati d’Italia, di piu’ degli 80.000 di Pasqua 2005. Salgono del 13 per cento anche gli incassi.
I piu’ gettonati rimangono il Colosseo con 15.400 entrate, poi gli scavi di Pompei (9.550), Castel s.Angelo a Roma (6.560).
A Firenze, in 16.500 hanno girato fra Uffizi, palazzo Pitti, gallerie dell’Accademia e Palatina, giardini di Boboli e musei degli Argenti e Porcellane. 3.570 e 2.590 i numeri raggiunti rispettivamente nella laziale villa d’Este e nella campana Reggia di Caserta.
Azzurro mare per il decimo posto della grotta di Capri (2.200), seguito dal circuito archeologico romano Terme di Caracalla, tomba di Cecilia Metella e villa dei Quintili, viste da 2000 turisti. In 1.900 sono andati a palazzo Ducale a Mantova, in 1.800 alle grotte di Catullo a Sirmione.
Forti oscillazioni per la grotta di Anacapri (incremento di affluenza al 346 per cento), l’antiquarium di Sirmione (incremento di affluenza e di incassi al 100 per cento) i templi di Paestum (incremento di incassi al 66 per cento). Castel del Monte a Andria, la città antica di Ercolano e villa Adriana a Tivoli aumentano gli incassi con una media compresa fra il 45 e il 43 per cento. Scendono invece del 47 per cento quelli del museo nazionale romano.
Ecco alcuni dettagli regione per regione.
Abruzzo: in 4.183 hanno visitato le bellezze abruzzesi dal 15 al 17 aprile (contro i 3.419 nel 2005). Aumentano i biglietti staccati nei due musei di Chieti (archeologico e “la Civitella), scendono quelli di Alba Fucens e del santuario dell’Ercole Curino a Sulmona.
Basilicata: sono stati oltre 6.000 i visitatori dei musei lucani rimasti aperti nei giorni di Pasqua e Lunedi’ dell’Angelo; la mostra dei ’’Cavalieri raggianti’’, a Matera, ha toccato in 2 giorni circa la stessa cifra. I turisti hanno ammirato nei giorni di Pasqua e ’’pasquetta’’ musei e siti aperti a Potenza, Matera, Grumento Nova, Melfi, Metaponto, Policoro e Venosa. Il maggior numero di visitatori e’ stato registrato a Venosa (1.277) e a Melfi (1.365), ma anche a Metaponto gli arrivi sono stati circa 1.200. Il museo ’’Dinu Adamesteanu’’ di Potenza ha accolto, in due giorni, circa 450 persone, mentre i visitatori sono stati circa 850 a Grumento Nova. In due giorni, la rassegna i ’’Cavalieri raggianti’’ ha ricevuto la visita di circa 5.000 persone, giunte a Matera per vedere gli antichi rioni Sassi e le altre bellezze della citta’.
Calabria: oltre 5.000 gli amanti della storia nei siti calabresi. Record per la pinacoteca nazionale di Cosenza (1.100 visitatori contro i 300 dell’anno scorso) e il museo statale di Mileto (650 quest’anno, 144 nel 2005). Aumento anche per l’antiquarium di Scalea e il museo nazionale di Vibo Valentia. Scendono invece in classifica il museo della Sibaritide di Cassano allo Ionio (quota 350, il 18 per cento in meno del 2005), il teatro greco romano di Locri (70 contro 148 dell’anno scorso), il museo di Reggio Calabria con i bronzi di Riace, ammirati da 1.370 visitatori (1.490 nel 2005).
Campania: 73.000 nel 2005, 90.000 nel 2006 sono i numeri della Campania che conta
7.500 entrate a Paestum fra parco e museo, 6.200 alla vanvitelliana reggia di Caserta. A Napoli: 1.000 a castel s.Elmo, 5.600 al museo archeologico, 2.800 al museo di s.Martino e altrettante a palazzo Rreale. In tantissimi nel circuito pompeiano: 6000 persone agli scavi di Stabia, Ercolano, Oplontis, 34.000 agli scavi di Pompei.
Emilia Romagna: stabile con 12.500 persone accolte in 17 siti. 4.300 i visitatori per la basilica di s.Apollinare in Classe, altri 3.000 fra mausoleo di Teodorico e battistero degli Ariani. Fra gli altri: 900 turisti nei luoghi di Matilde di Canossa (aumento del 53 per cento sul 2005), 2.000 quelli entrati all’abbazia di Pomposa (meno 12 per cento), 400 per casa Romei (scende), 570 a Veleia (scende), 550 a Parma, al museo archeologico nazionale che invece sale del 277 per cento.
Friuli Venezia Giulia: salto di Pasqua da 16.146 presenze contate nel 2005 ai 20.000 di questi giorni. Quota 13.000 al parco di Miramare, e quasi 6.000 negli appartamenti storici del castello triestino. Meno visitatori per l’archeologia di Aquileia, di piu’ per il museo archeologico di Cividale del Friuli (da 200 a 600).
Lazio: meno 4.000. E’ la differenza fra le 117.000 presenze 2005 e le 113.000 del 2006.
Meno visitatori al Colosseo (46.000 nel 2006, 54.000 nel 2005), comunque sempre primo in classifica. Un dato positivo che indica come cambia la distribuzione della pressione turistica, spesso oltre limite proprio nella zona del centro. In città, si legge sulle statistiche, i turisti hanno preferito anche Castel s.Angelo, a quota 18.500 (erano 15.000 nel 2005), la barocca galleria Borghese (5.200). 12.300 i biglietti staccati a Villa D’Este, 6.400 a Villa Adriana a Tivoli, 4.500 agli scavi di Ostia antica, quasi 1.500 nella zona di Cerveteri, 2.200 a palazzo Farnese a Caprarola, 1.600 a villa Lante della Rovere a Viterbo.
Liguria: 1.100 i turisti, ma non sono compresi i luoghi genovesi. Sale l’indice di gradimento dei luoghi archeologici di Luni Ortonovo, scende quello dell’archeologia di Chiavari, Portovenere e Ventimiglia.
Lombardia: 23.460 nel 2005, 24.542 nel 2006. Le presenze sono contate in 13 siti. A Milano, in 3.200 hanno visto il capolavoro Vinciano dell’Ultima Cena, in 2.500 la pinacoteca di Brera; a Mantova in 5.800 palazzo ducale e in 1.400 il museo archeologico; a Sirmione, quasi 10.000 persone fra le grotte di Catullo e castello scaligero.
Marche: si perdono in pochi (500) in un anno nelle verdi Marche (da 13.300 a 12.800). Il meno interessa i musei archeologici di Ancona e Arcevia, Ascoli Piceno, Arcevia, Sassoferrato, Urbisaglia. Cresce invece la voglia d’arte per la rocche di Gradara (6.500 visitatori) e quella di Senigallia (1.000). Numeri sempre significativi per la pinacoteca di Urbino a quota 5.000.
Molise: il lieve aumento che interessa la regione (1.030 presenze 2005 e 1.435 nei giorni scorsi) si distribuisce fra castelli di Gambatesa e Pandone, museo e area archeologica di Sepino, santuario di Pietrabbondante. Pochissimi i visitatori del museo archeologico di Venafro.
Piemonte: aumento del 30 per cento di visitatori alla Galleria sabauda, che arrotonda a 1.000, mentre in 3.000 sono andati all’armeria reale di Torino. Dati non pervenuti per tutte le altre sedi.
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