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PALAZZO DELLA CIVILTÀ ITALIANA ALL’EUR: FIRMATO L’ACCORDO PER IL RILANCIO
Testo del comunicato
Buttiglione: no ai tagli in Finanziaria per libri e archivi. Adesso restituire ai romani anche Palazzo Barberini
Il ministro per i Beni Culturali, Rocco Buttiglione, e l’amministratore delegato di EUR S.p.A., Mauro Miccio, hanno sottoscritto l’accordo di modifica e integrazione della convenzione riguardante la destinazione d’uso del Palazzo della Civiltà dell’Eur.
La nuova intesa interviene sulla Convenzione (sottoscritta il 10 maggio del 2001) che ha per oggetto la regolamentazione dei rapporti tra EUR S.p.A., proprietaria dell’immobile, e il Ministero per i Beni e le attività Culturali - Dipartimento per i Beni Archivistici e Librari, Direzione Generale per i Beni Librari e gli Istituti Culturali in relazione alla concessione in uso locativo delle porzioni immobiliari del Complesso Monumentale del Palazzo della Civiltà Italiana.
Con questa firma si dà il via al processo di ridefinizione funzionale dello storico edificio divenuto simbolo del quartiere nato per ospitare l’Esposizione Universale del 1942, progettato per celebrare l’eccellenza italiana nelle arti, nelle scienze e nella cultura dagli architetti Guerrini, La Padula e Romano, dove saranno ospitate diverse attività di indirizzo culturale, spazi espositivi, mostre permanenti e temporanee.
Il ministero ha individuato il Palazzo della Civiltà Italiana quale sede ideale per accogliere il Museo dell’Audiovisivo, una Mediateca, gli Archivi audiovisivi della Discoteca di Stato, nonché uffici e laboratori del dicastero. E’ prevista, inoltre, la presenza di alcuni importanti organismi quali le Teche Rai e l’Istituto Luce. EUR S.p.A. concede l’uso locativo degli spazi del Complesso a fronte degli apporti economici, culturali e istituzionali individuati nella Convenzione.
Il progetto di valorizzazione portato avanti congiuntamente da ministero per i Beni e le Attività Culturali e EUR S.p.A. (detenuta per il 90% dal ministero dell’Economia e per il 10% dal Comune di Roma) ha come obiettivo quello di trasformare il Palazzo in un grande centro polifunzionale di edu-intrattenimento, riarticolando il modello di gestione e fruizione dell’edificio per restituire al pubblico questo prezioso patrimonio.
Il ministro Rocco Buttiglione, a conclusione dell’accordo, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Restituiamo all’uso della città uno dei palazzi-simbolo di Roma e lo facciamo su un progetto di grande valore culturale centrato sugli archivi e sul Museo dell’Audiovisivo, settori la cui importanza spesso non viene adeguatamente valorizzata. Colgo l’occasione per ricordare che nel passaggio alla Camera della Legge Finanziaria proprio il tema del libro, dell’archivio, delle spese ordinarie di gestione dei musei richiede una particolare attenzione ed un ritiro, almeno parziale, dei tagli che sono stati prospettati”.
“Mi auguro - ha concluso Buttiglione - di poter presto consegnare ai romani un altro grande monumento, consentendo tra l’altro un importante potenziamento degli spazi espositivi museali, vale a dire Palazzo Barberini.
Mi rivolgo con fiducia al ministro della Difesa, la cui sensibilità culturale è nota, chiedendogli di darmi una mano per chiudere rapidamente questa vicenda”.
Da parte sua l’amministratore delegato di EUR S.p.A, Mauro Miccio, ha rilevato:
“La riapertura e il rinnovamento dell’immagine del Palazzo della Civiltà Italiana è sicuramente uno dei progetti di maggior valore culturale e sociale per il quartiere dell’Eur e l’intera Capitale. Le attività legate alla multimedialità troveranno finalmente uno spazio capace di assecondarne le esigenze, esaltandone le potenzialità”.
Un particolare ringraziamento è stato rivolto ad Emmanuele Emanuele ed alla Cassa di Risparmio di Roma per il contributo dato per restituire al Palazzo il posto che merita nella vita della città.
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-10-27 22:29:42 / Ultimo aggiornamento 2020-10-27 22:29:42