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OVARO - chiesa di San Martino. Verso la conclusione i lavori nell’area archeologica
Testo del comunicato
COMUNE DI OVARO – CHIESA
DI SAN MARTINO
VERSO LA CONCLUSIONE I LAVORI
NELL’AREA ARCHEOLOGICA
Sono stati avviati nelle settimane scorse i lavori di risanamento
della copertura e di ripristino dell’impianto elettrico dell’area archeologica
della chiesa di San Martino Vescovo a Ovaro (UD), dove a partire dagli anni ‘90
scavi stratigrafici hanno portato alla luce i resti di un complesso
architettonico paleocristiano di V secolo d.C. con una vasca battesimale di
notevole interesse.
A causa infatti dell’esondazione del torrente Degano e dei
fenomeni alluvionali della fine ottobre 2018 a seguito della Tempesta VAIA,
l’area archeologica, la chiesa e alcune case non distanti finirono sommerse
dalle acque e furono completamente sepolte dai fanghi e dallo sfasciume
vegetale. L’alluvione provocò non pochi danni alle strutture di copertura dell’area
archeologica e al sistema di illuminazione e di ventilazione del fonte
battesimale presente nella chiesa.
Grazie alla convenzione siglata tra il Commissario Delegato ODCPC
558/2018 della Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia e la Soprintendenza ABAP-FVG
e nell’ambito del finanziamento del Piano interventi VAIA 2020, è stato
finalmente possibile avviare i lavori nell’area di San Martino per restituire al pubblico la piena fruibilità dell'area
archeologica e del fonte battesimale. L’avvio dei lavori è stato possibile
anche grazie alla fattiva collaborazione con il Comune di Ovaro e la Parrocchia
della Santissima Trinità.
I
lavori di sistemazione della copertura dell’area archeologica sono realizzati
da L’UNIONE Soc. Coop., mentre il ripristino dell’impianto elettrico e di
ventilazione del fonte battesimale della chiesa è a cura di VS Impianti che
progettò e realizzò nel 2004 lo stesso sistema al tempo della valorizzazione
del complesso paleocristiano. Alla fine dei lavori di ripristino dell’area
archeologica, la ditta Diego Malvestio e C snc provvederà a terminare la
pulizia e il restauro dei resti archeologici in modo da riportare a nuova vita
l’importante complesso carnico. L.A.I.R.A. srl coordina gli aspetti della
sicurezza nel cantiere. La Soprintendenza ABAP-FVG è responsabile degli
interventi in programma a Ovaro in quanto Soggetto Ausiliario del Commissario
Delegato,
L’area archeologica della chiesa di San Martino
Il complesso archeologico si sviluppa su una superficie di oltre 500 mq, sia all’interno della chiesa di San Martino, sia all’esterno, in un’area visitabile coperta, e comprende i resti di una imponente basilica paleocristiana e di un edificio di forma poligonale con al centro la vasca battesimale, collegabile all’ambito culturale di Aquileia. I resti si trovano al di sopra di evidenze archeologiche più antiche: strutture murarie e pavimentazioni di una villa tardoromana (IV-V sec. d.C.) e sepolture di età altomedievale (V-VIII sec. d.C.).
Nel corso dell’Alto Medioevo la chiesa venne abbandonata e la
funzione battesimale passò alla chiesa di Santa Maria di Gorto, tuttavia le
evidenze archeologiche sembrerebbero testimoniare una continuità d’uso
dell’area, in possibile connessione con le attività della fiera di San Martino
(XII – XVII secolo).
L'eccezionalità del contesto e la considerevole estensione dei resti archeologici fa di Ovaro un sito di grande rilievo per il territorio della Carnia, uno dei più grandiosi complessi battesimali rurali rinvenuti sino ad oggi in Italia.
Traduzione grazie alla collaborazione di
ARLeF - Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane
via della Prefettura, 13 | 33100 Udine
tel. +39 0432 555812
email: arlef@regione.fvg.it / pec: arlef@certgov.fvg.it