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LA SETTIMANA DELLA CULTURA 2005 E’ STATA PRESENTATA DAL MINISTRO BUTTIGLIONE
Testo del comunicato
“ITALIA PER TUTTI”, CIRCA 2000 EVENTI
COINVOLTA OGNI REGIONE ITALIANA
Da lunedì 16 maggio a domenica 22 maggio 2005 ritorna, ancora più ricca, la Settimana della Cultura, con lo slogan “L’Italia è arte. Per tutti”.
In questi giorni l’ingresso a musei, siti archeologici e luoghi della cultura statali è gratuito. Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, attraverso gli uffici centrali e territoriali, coordinati dalla Direzione Generale per l’Innovazione e la Promozione, organizza oltre 1800 eventi tra mostre, concerti, rappresentazioni teatrali, visite guidate, convegni, conferenze, presentazioni di guide e libri d’arte, laboratori didattici per i più piccoli ma anche per gli adulti.
Questi eventi, a loro volta, fanno da moltiplicatore ad altre iniziative che portano nel complesso a circa 2000 appuntamenti nella sola settimana dal 16 al 22 maggio. L’iniziativa coinvolge tutte le Regioni italiane, comprese le regioni autonome di Trentino Alto Adige, Sicilia e Valle d’Aosta. Aderisce anche la Confartigianato con l’apertura gratuita di 31 musei dell’artigianato con visite guidate.
Saranno aperti anche siti normalmente chiusi e nei molti comuni italiani che aderiscono alla Settimana della Cultura verranno organizzati percorsi per spiegare la storia dell’arte e l’architettura del territorio.
La Settimana della Cultura, giunta quest’anno alla VII edizione, contribuisce a rendere il patrimonio storico, artistico, archeologico e monumentale del Paese sempre più “per tutti”. Quando fu istituita nel 1985 con il nome Settimana dei beni culturali l’affluenza annuale nei musei e siti archeologici statali era di circa 12 milioni di visitatori l’anno. Nell’intero 2004 quasi 33 milioni di cittadini si sono avvicinati ai tesori dei luoghi della cultura di proprietà statale. Questo semplice dato fa capire quanto i grandi eventi possano valorizzare e promuovere il nostro patrimonio.
Questa iniziativa ha una lunga storia. Almeno dal 1985 infatti l’amministrazione ha tenuto a mettere in vetrina i tesori del patrimonio culturale italiano.
L’edizione 2005 è caratterizzata da:
1. I GRANDI NUMERI E LA CAPILLARITÀ
2. IL CORONAMENTO DI PROGETTI DI STRAORDINARIA RILEVANZA
3. L’ATTENZIONE POSTA AI PUBBLICI PIÙ ESIGENTI E PROBLEMATICI
4. L’INTERSETTORIALITÀ
5. L’INTEGRAZIONE
1. I GRANDI NUMERI
Il risultato massimo di offerta culturale simultanea
mai raggiunto non solo in Italia
• 1800 eventi
• 600 visite guidate
• 600 i siti culturali statali aperti gratuitamente
• 400 mostre
• 300 convegni, conferenze, seminari
• 200 eventi (visite guidate, laboratori, mostre) in archivi e biblioteche
• 130 aperture straordinarie al pubblico
• 130 spettacoli (teatro, concerti, danza, proiezioni cinematografiche)
• 100 laboratori di didattica per ragazzi con giochi multimediali
• 100 eventi dedicati all’iniziativa “cibi e sapori nell’Italia antica”
• 60 sale cinematografiche aperte gratuitamente con filmati dedicati ai ragazzi
• 50 aperture straordinarie di dimore storiche di proprietà privata con visite guidate
• 16 nuove aperture tra musei, pinacoteche, ville etc
2 - IL CORONAMENTO DI PROGETTI DI STRAORDINARIA RILEVANZA
Si va dall’inaugurazione del Museo Archeologico Nazionale della Basilicata in Palazzo Loffredo all’ampliamento del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari ai numerosi altri.
3 - L’ATTENZIONE POSTA AI PUBBLICI PIÙ ESIGENTI E PROBLEMATICI
Percorsi didattici speciali e sperimentali come Alla ricerca di Ulisse, caccia al tesoro organizzata nel museo di Sperlonga, le simulazioni di scavo o di allestimenti nel museo sannitico di Campobasso, la strada della cultura in Via di San Michele a Roma. Iniziative speciali per i portatori di disabilità come le visite guidate per i non udenti alle mostre di arte contemporanea nella Galleria Nazionale di Cosenza o Vi racconto un retablo per i non vedenti alla Pinacoteca Nazionale di Cagliari o Vedere con le mani sempre in provincia di Cagliari, La città da toccare a Pistoia nel Museo diocesano
4 - L’INTERSETTORIALITÀ
Si tratta di un valore assoluto che mostra come il linguaggio della cultura sia trasversale e superi i confini dei vari settori o generi. La danza al Museo, e che museo: si tratta di Capodimonte a Napoli, dove un gruppo di danzatori sperimenterà un diverso modo di osservare le opere d’arte. L’arte contemporanea in biblioteca (alla Biblioteca nazionale centrale di Roma) e le numerose iniziative degli archivi di stato.
5 - L’INTEGRAZIONE
Si tratta del massimo coinvolgimento delle regioni a statuto speciale, i musei locali e diocesani, i monumenti aperti, di proprietà degli enti e del FAI (Fondo ambiente italiano).
Infine sono importanti i momenti di approfondimento di tematiche di grande importanza, come il merchandising culturale (convegno del 18 maggio alla Chiesa di Santa Marta).
Infine è importante la grande prova di impegno delle strutture del Ministero, delle competenze tecniche e progettuali di grande livello, delle capacità organizzative che hanno reso possibile, nonostante le scarse risorse, un insieme di iniziative ed eventi che vanno ben al di là dell’effimero, ma che anzi lasciano segni nei rispettivi contesti territoriali e soprattutto nella testa e nel cuore dei milioni di visitatori, cittadini italiani e non, che vorranno partecipare a questa grande festa della cultura.
Quest’anno per la prima volta si è coordinato centralmente l’editing dei programmi regionali e si è realizzato il sito dedicato alla settimana:
www.beniculturali.it/settimanacultura. L’attività di indirizzo e coordinamento è stata svolta dalla DG Innovazione e promozione
IMMAGINI DELLA CONFERENZA
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