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LA RIFORMA DELLE FONDAZIONI LIRICO-SINFONICHE È LEGGE
Testo del comunicato
Razionalizzazione della gestione delle risorse per un rilancio degli enti lirici
Con l’approvazione del cosiddetto decreto ‘omnibus’ oggi il Senato ha varato importanti disposizioni sulle Fondazioni lirico-sinfoniche.
Il testo del provvedimento, di proposta parlamentare, è scaturito anche a seguito degli intensi confronti tra il Direttore Generale per lo Spettacolo dal Vivo, Salvatore Nastasi, con i sindacati nazionali del settore e l’assemblea dei Sovrintendenti delle Fondazioni lirico-sinfoniche, così come stabilito dal tavolo con i Sindaci delle città e i Sovrintendenti convocato il 14 dicembre scorso dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali Giuliano Urbani.
“I punti salienti della riforma – ha dichiarato il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Giuliano Urbani - sono:
1. la previsione di un apposito decreto del Ministro per i Beni e le Attività Culturali contenente gli indirizzi e le direttive per assicurare efficaci economie di gestione, il contenimento delle scritture artistico-professionali, la riduzione del costo degli allestimenti e delle collaborazioni;
2. il nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro delle fondazioni, che partirà dal 2006, dovrà assicurare l’ottimale utilizzo del personale in ragione della produttività e dell’efficienza degli Enti;
3. i contratti integrativi aziendali saranno rinnovati solo dopo il nuovo contratto nazionale, in modo che possano tenere conto delle novità introdotte. Inoltre, essi non potranno più disciplinare o derogare istituti già previsti dal contratto nazionale, non potranno essere stipulati senza necessarie risorse di bilancio e non potranno costare più del 20% delle risorse impegnate per il contratto nazionale di ciascuna fondazione. Nella fase di prima applicazione, per evitare la decadenza dei contratti attualmente in essere, le sole clausole difformi dal nuovo contratto nazionale dovranno essere rinegoziate tra le parti;
4. blocco delle assunzioni a tempo indeterminato nel 2005, con possibilità di assunzioni solo a tempo determinato nel limite del 15% dell’organico approvato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Potranno effettuare assunzioni a tempo indeterminato le sole Fondazioni con bilancio in pareggio;
5. norme più severe in materia di controllo dei bilanci delle fondazioni da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e di scioglimento del consiglio di amministrazione”.
Ufficio Stampa MiBAC
Tel. 0667232261