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LA BIBLIOTECA NAZIONALE DI NAPOLI ESPONE AD AQUILA I MANOSCRITTI FRANCESCANI
Testo del comunicato
Bibbie, libri di preghiere, canti liturgici: codici miniati di gran bellezza, vere e proprie opere d’arte, conservati nella Biblioteca Nazionale “Vittorio Emanuele III” di Napoli ma un tempo appartenuti ai conventi francescani d’Abruzzo, saranno esposti ad Aquila [Palazzo dell’Emiciclo] dal 10 settembre all’ 8 dicembre 2021.
La mostra dal titolo PER LA BIBLIOTECA E PER IL CORO CODICI MINIATI DAI CONVENTI FRANCESCANI D’ABRUZZO, nasce dalla collaborazione dell'Università degli Studi dell’Aquila e La Biblioteca Nazionale di Napoli, per valorizzare l’importante nucleo di codici abruzzesi posseduti a Napoli e testimoniare la storia della fioritura della miniatura in Abruzzo, narrando l’opera di amanuensi e miniatori, ripercorrendo le vicende di committenze, lettori e bibliotecari.
Si tratta di opere di particolare interesse religioso ed artistico, un tempo riposti nelle scansie e negli armadi delle biblioteche dei conventi francescani d’Abruzzo, confluite a Napoli a partire dal 1789 su iniziativa di Francesco Saverio Gualtieri, futuro vescovo dell’Aquila, e di altri funzionari dell’allora Real Biblioteca napoletana, che per vanto dell’istituzione e finalità conservative vollero trasferirli nell’antica capitale del Regno preservandoli da sicura dispersione. Tra queste si segnala una splendida Bibbia con settantotto iniziali figurate, redatta a Parigi tra il 1260-1270 che testimonia la grande diffusione anche fuori dalla Francia delle bibbie parigine , un libro di Salmi ed orazioni della fine del XII secolo destinati ad una ricca committenza con tre iniziali a tralci d’oro di particolare pregio su riquadri azzurri e verdi, un codice di canti liturgici di fine 1300 redatti a Praga con bellissime iniziali figurate, di cui una attribuita Nicolaus Kuthner, uno dei miniatori attivi per il re di Boemia e Germania, Venceslao IV. Ricca di suggestione è, invece, la vicenda di un altro bellissimo manoscritto padovano (1320-1326) di Bertrand de la Tour, Postilla super Evangelia dominicalia, forse usato proprio da San Giovanni da Capestrano , mentre un altro codice disicuro interesse del XIV secolo, contiene, invece, lo Speculum iudiciale di Guillaume Durand, illustrato da tre miniature tabellari.
Acquisti mirati, donazioni e lasciti furono le principali modalità con le quali i frati si procurarono i libri: di qui la varietà anche stilistica degli esemplari selezionati dai curatori della mostra Andrea Improta e Cristiana Pasqualetti, spesso più antichi della fondazione stessa dei conventi o, addirittura, dell’Ordine. Oltre cinquanta codici, presenti in mostra, miniati fra Medioevo e Rinascimento, sono stati acquisiti dai frati nelle zone più diverse d’Italia e d’Europa per esigenze di insegnamento e di predicazione. Merito della mostra è riunirli, riportandoli nella regione di provenienza.
Non mancano in mostra i codici miniati in Abruzzo, ove quest’arte fiorì fra i secoli XIV e XV. In ambito francescano abruzzese ebbe origine, infatti, il più importante trattato di miniatura medievale – il De arte illuminandi – di cui è in mostra l’esemplare dell’Archivio di Stato dell’Aquila. Oltre ai libri di studio, da San Bernardino, provengono numerosi codici liturgici di grande formato, utilizzati per le celebrazioni nei cori delle chiese e oggi conservati nella Biblioteca “Salvatore Tommasi” dell’Aquila. Fra gli esemplari scelti per la mostra spicca il Salterio-innario splendidamente miniato all’inizio del Cinquecento dal fiorentino Attavante degli Attavanti.
Mostra documentale e bibliografica
PER LA BIBLIOTECA E PER IL CORO CODICI MINIATI DAI CONVENTI FRANCESCANI D’ABRUZZO
Aquila, Palazzo dell’Emiciclo, 11 settembre - 8 dicembre 2021
(inaugurazione 10 settembre, ore 18:00)
Orari di apertura
Mar-gio 16:30-19:30
Ven-sa 10-13, 16:30-19:30
(Informazioni visita Tel: +39 371 319 2253 Mail: semisottolapietra@gmail.com)
BNNUFFICIOSTAMPA
(Lydia Tarsitano) bn-na.ufficiostampa@beniculturali.it