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Info dal Bollettino d'Arte: prossima pubblicazione Volume Speciale "Monumento De Bray"
Testo del comunicato
La Rivista "Bollettino d'Arte" sta per pubblicare un Volume Speciale che raccoglie il resoconto dei restauri che hanno interessato il monumento funebre del cardinale Guillaume De Bray di Arnolfo di Cambio nella chiesa di San Domenico ad Orvieto, negli anni dal 1992 al 2004.
I singoli contributi presenti nel volume /Il Monumento del Cardinale Guillaume De Bray di Arnolfo di Cambio dopo il restauro/ sono stati relazionati in occasione delle tre giornate del Convegno Internazionale tenutosi in più sedi: a Roma - presso la Sala dello Stenditoio al San Michele e presso l'Università degli studi "La Sapienza" - ed a Orvieto - presso il Teatro Mancinelli - nei giorni 9-11 dicembre 2004.
Dal restauro sono emerse importantissime novità che hanno permesso di riscoprire l'originaria spazialità del monumento, ormai persa da tanti secoli. Si sono così potute recuperare le sue originarie dimensioni, la sua potenza tridimensionale e soprattutto la sua sorprendente e innovativa profondità prospettica con soluzioni capaci di creare spazi architettonici e fughe prospettiche in uno spazio illusorio ma sapientemente dilatato in una scenografia architettonica complessa.
Altro importante elemento scaturito dall'intervento di restauro è la scoperta del reimpiego di materiale antico utilizzato da Arnolfo, oltre che per la statua della Madonna, come già ipotizzato, anche in varie forme architettoniche e di ornamento.
I risultati raggiunti consentono di acquisire una lettura più appropriata di quest'opera, da ritenersi un capolavoro assoluto della scultura duecentesca.
Durante il restauro tutti i dati ricavati dallo smontaggio e dallo studio di ogni singolo elemento (oltre 2000 pezzi), sono stati riportati anche su un supporto informatico. Le osservazioni, che hanno permesso fra l'altro di ritrovare i giunti e gli incastri originali fra i singoli elementi compresi i pezzi erratici conservati in altro luogo, hanno suffragato con dati tecnici inconfutabili l'ipotesi di rimontaggio.
Per approfondimenti:
http://www.bollettinodarte.beniculturali.it
I singoli contributi presenti nel volume /Il Monumento del Cardinale Guillaume De Bray di Arnolfo di Cambio dopo il restauro/ sono stati relazionati in occasione delle tre giornate del Convegno Internazionale tenutosi in più sedi: a Roma - presso la Sala dello Stenditoio al San Michele e presso l'Università degli studi "La Sapienza" - ed a Orvieto - presso il Teatro Mancinelli - nei giorni 9-11 dicembre 2004.
Dal restauro sono emerse importantissime novità che hanno permesso di riscoprire l'originaria spazialità del monumento, ormai persa da tanti secoli. Si sono così potute recuperare le sue originarie dimensioni, la sua potenza tridimensionale e soprattutto la sua sorprendente e innovativa profondità prospettica con soluzioni capaci di creare spazi architettonici e fughe prospettiche in uno spazio illusorio ma sapientemente dilatato in una scenografia architettonica complessa.
Altro importante elemento scaturito dall'intervento di restauro è la scoperta del reimpiego di materiale antico utilizzato da Arnolfo, oltre che per la statua della Madonna, come già ipotizzato, anche in varie forme architettoniche e di ornamento.
I risultati raggiunti consentono di acquisire una lettura più appropriata di quest'opera, da ritenersi un capolavoro assoluto della scultura duecentesca.
Durante il restauro tutti i dati ricavati dallo smontaggio e dallo studio di ogni singolo elemento (oltre 2000 pezzi), sono stati riportati anche su un supporto informatico. Le osservazioni, che hanno permesso fra l'altro di ritrovare i giunti e gli incastri originali fra i singoli elementi compresi i pezzi erratici conservati in altro luogo, hanno suffragato con dati tecnici inconfutabili l'ipotesi di rimontaggio.
Per approfondimenti:
http://www.bollettinodarte.beniculturali.it
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-10-27 22:27:09 / Ultimo aggiornamento 2020-10-27 22:27:09
