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Il trasferimento al Museo Civico Archeologico di Bologna del sarcofago romano rinvenuto alla periferia nord della città
Testo del comunicato
Giovedì 31 marzo 2011 gli archeologi della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna hanno effettuato il trasporto presso il Museo Civico Archeologico di Bologna di un sarcofago di età romana rinvenuto all’inizio di febbraio alla periferia settentrionale di Bologna nel corso di uno scavo archeologico programmato, realizzato con fondi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Gli scavi hanno individuato un nucleo sepolcrale forse collegato alla presenza, nelle immediate vicinanze, di un complesso abitativo di tipo residenziale di considerevoli dimensioni, per il momento non ancora determinato con esattezza.
Il nucleo di sepolture è costituito da un sarcofago di età repubblicana, perfettamente conservato, da almeno altri due monumenti funerari, quasi completamente demoliti in età tardo antica, e da due tombe in cassa laterizia e cassa lignea. Il piccolo sepolcreto (datato tra il I sec. a.C. e il I sec. d.C.) è stato in seguito ricoperto da potenti sedimenti alluvionali che ne hanno celato l’esistenza fino ad oggi.
Al momento del rinvenimento il sarcofago si presentava integro, con il coperchio collocato nella posizione originaria e le grappe in piombo e ferro che sigillavano la cassa ancora posizionate negli incavi appositamente predisposti. Il coperchio presenta, sul lato lungo, un’iscrizione riferita al nome del defunto.
Realizzato in pietra d’Aurisina fiorita (pietra calcarea cavata dai Romani nel Carso costiero, a partire dall’età repubblicana), il manufatto misura m. 2,50 di lunghezza, m. 1,10 di larghezza e complessivamente m. 1,00 di altezza. Il peso si aggira indicativamente tra le 5 e le 6 tonnellate.
Nel pomeriggio di giovedì 31 marzo, il sarcofago è stato collocato nell’atrio del Museo Civico Archeologico di Bologna alla presenza di Filippo Maria Gambari, Soprintendente per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna, Mauro Felicori, Capo Area Cultura del Comune di Bologna, Paola Giovetti, Direttore del Museo Civico Archeologico, e Renata Curina, l’Archeologa della Soprintendenza che ha promosso e diretto le indagini sul campo.
In questa sede, d’intesa con il Direttore del museo, sarà effettuato lo scavo microstratigrafico per riportare in luce quanto ancora conservato al suo interno.
Gli scavi archeologici sono stati eseguiti dalla ditta Tecne s.r.l. di Riccione (Giorgia Dalla Casa, Angela Merola, Philippe Sergent, Maria Giorgia Balsamo Carone e Lucia Ragni), che ha operato sotto la direzione scientifica di Renata Curina, Funzionario della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna.
Il recupero e il trasporto è effettuato dalla ditta Tru.c.s. s.r.l. di Villanova di Castenaso.
Un ringraziamento particolare va esteso al proprietario del terreno (lo scavo ha infatti interessato un’area di proprietà privata) che ha dimostrato grande sensibilità e spirito di collaborazione, consentendo la prosecuzione dei lavori anche oltre il termine inizialmente stabilito
Per informazioni:
Carla Conti, Rapporti con i Media Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna (051.223773) sba-ero.stampa@beniculturali.it
Federica Guidi, Rapporti con la Stampa del Museo Civico Archeologico di Bologna (3393524470) federica.guidi@comune.bologna.it
Gli scavi hanno individuato un nucleo sepolcrale forse collegato alla presenza, nelle immediate vicinanze, di un complesso abitativo di tipo residenziale di considerevoli dimensioni, per il momento non ancora determinato con esattezza.
Il nucleo di sepolture è costituito da un sarcofago di età repubblicana, perfettamente conservato, da almeno altri due monumenti funerari, quasi completamente demoliti in età tardo antica, e da due tombe in cassa laterizia e cassa lignea. Il piccolo sepolcreto (datato tra il I sec. a.C. e il I sec. d.C.) è stato in seguito ricoperto da potenti sedimenti alluvionali che ne hanno celato l’esistenza fino ad oggi.
Al momento del rinvenimento il sarcofago si presentava integro, con il coperchio collocato nella posizione originaria e le grappe in piombo e ferro che sigillavano la cassa ancora posizionate negli incavi appositamente predisposti. Il coperchio presenta, sul lato lungo, un’iscrizione riferita al nome del defunto.
Realizzato in pietra d’Aurisina fiorita (pietra calcarea cavata dai Romani nel Carso costiero, a partire dall’età repubblicana), il manufatto misura m. 2,50 di lunghezza, m. 1,10 di larghezza e complessivamente m. 1,00 di altezza. Il peso si aggira indicativamente tra le 5 e le 6 tonnellate.
Nel pomeriggio di giovedì 31 marzo, il sarcofago è stato collocato nell’atrio del Museo Civico Archeologico di Bologna alla presenza di Filippo Maria Gambari, Soprintendente per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna, Mauro Felicori, Capo Area Cultura del Comune di Bologna, Paola Giovetti, Direttore del Museo Civico Archeologico, e Renata Curina, l’Archeologa della Soprintendenza che ha promosso e diretto le indagini sul campo.
In questa sede, d’intesa con il Direttore del museo, sarà effettuato lo scavo microstratigrafico per riportare in luce quanto ancora conservato al suo interno.
Gli scavi archeologici sono stati eseguiti dalla ditta Tecne s.r.l. di Riccione (Giorgia Dalla Casa, Angela Merola, Philippe Sergent, Maria Giorgia Balsamo Carone e Lucia Ragni), che ha operato sotto la direzione scientifica di Renata Curina, Funzionario della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna.
Il recupero e il trasporto è effettuato dalla ditta Tru.c.s. s.r.l. di Villanova di Castenaso.
Un ringraziamento particolare va esteso al proprietario del terreno (lo scavo ha infatti interessato un’area di proprietà privata) che ha dimostrato grande sensibilità e spirito di collaborazione, consentendo la prosecuzione dei lavori anche oltre il termine inizialmente stabilito
Per informazioni:
Carla Conti, Rapporti con i Media Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna (051.223773) sba-ero.stampa@beniculturali.it
Federica Guidi, Rapporti con la Stampa del Museo Civico Archeologico di Bologna (3393524470) federica.guidi@comune.bologna.it
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-10-27 22:27:18 / Ultimo aggiornamento 2020-10-27 22:27:18