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GIORNATA DELLA MEMORIA, MIBACT RICORDA ABOMINIO LEGGI RAZZIALI CON RACCONTO SUI SOCIALLa follia razzista nei documenti e materiali dall’Archivio Centrale dello Stato e della Biblioteca Nazionale Centrale
Testo del comunicato
Il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo nella Giornata della Memoria ricorda con un racconto sui propri canali social l’abominio delle leggi razziali.
Attraverso documenti dell’Archivio Centrale dello Stato attualmente in mostra al ghetto di Roma e della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, viene ricostruita la follia razzista frutto delle leggi del 1938 che portò alla discriminazione di decine di migliaia di cittadini italiani espulsi dalle scuole e dai luoghi di lavoro, all’esproprio dei loro beni e infine alla deportazione e morte di molti di loro nei campi di concentramento. I materiali saranno pubblicati nell’arco dell’intera giornata sugli account Instagram @museitaliani, Facebook @MiBACT e Twitter @MiBACT.
Dal Regio Decreto di Vittorio Emanuele III che proibisce il matrimonio del “cittadino italiano di razza ariana con persona appartenente ad altra razza” alle bozze dei “grafici della follia” elaborati dalla Direzione Generale Demografia e Razza del Ministero dell’Interno per stabilire la purezza del sangue, dalle perizie di esproprio di beni appartenenti a cittadini ebrei alle precettazioni per il lavoro coatto, dalla lettera del Ministro dell’Educazione Nazionale Bottai per il “censimento del personale di razza ebraica” alla disposizione impartita dal Sottosegretario al Ministero dell’Interno Buffarini-Guidi al Capo della Polizia Bocchini per la realizzazione di campi di concentramento per ebrei alla vigilia della guerra, dalle disposizioni di polizia sulle attività ebraiche al progetto per il campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia, dalle copertine della rivista “La difesa della razza” fino al frontespizio del manoscritto del romanzo “La storia” di Elsa Morante, i materiali restituiscono nero su bianco la verità di una pagina buia della storia italiana di cui oggi è fondamentale rinnovare il doloroso ricordo.
Attraverso documenti dell’Archivio Centrale dello Stato attualmente in mostra al ghetto di Roma e della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, viene ricostruita la follia razzista frutto delle leggi del 1938 che portò alla discriminazione di decine di migliaia di cittadini italiani espulsi dalle scuole e dai luoghi di lavoro, all’esproprio dei loro beni e infine alla deportazione e morte di molti di loro nei campi di concentramento. I materiali saranno pubblicati nell’arco dell’intera giornata sugli account Instagram @museitaliani, Facebook @MiBACT e Twitter @MiBACT.
Dal Regio Decreto di Vittorio Emanuele III che proibisce il matrimonio del “cittadino italiano di razza ariana con persona appartenente ad altra razza” alle bozze dei “grafici della follia” elaborati dalla Direzione Generale Demografia e Razza del Ministero dell’Interno per stabilire la purezza del sangue, dalle perizie di esproprio di beni appartenenti a cittadini ebrei alle precettazioni per il lavoro coatto, dalla lettera del Ministro dell’Educazione Nazionale Bottai per il “censimento del personale di razza ebraica” alla disposizione impartita dal Sottosegretario al Ministero dell’Interno Buffarini-Guidi al Capo della Polizia Bocchini per la realizzazione di campi di concentramento per ebrei alla vigilia della guerra, dalle disposizioni di polizia sulle attività ebraiche al progetto per il campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia, dalle copertine della rivista “La difesa della razza” fino al frontespizio del manoscritto del romanzo “La storia” di Elsa Morante, i materiali restituiscono nero su bianco la verità di una pagina buia della storia italiana di cui oggi è fondamentale rinnovare il doloroso ricordo.
Roma, 27 gennaio 2018
Ufficio Stampa MiBACT
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-10-27 22:30:13 / Ultimo aggiornamento 2020-10-27 22:30:13