
CULTURA: OPERE ASIATICHE INEDITE E DONATE ALL’ITALIA.
Testo del comunicato
Mercoledì 16 febbraio, alle ore 11.00, nella sala conferenze di palazzo Brancaccio, Via Merulana 248, Roma, anteprima alla stampa di alcune opere d’arte asiatica di grande valore.
Le opere fanno parte di una ingente collezione (2092 pezzi) donata allo Stato Italiano e vanno a completare i tesori del museo nazionale d’arte orientale che ora sarà anche custode della piu’ importante raccolta europea di arte tibetana, nepalese e pakistana.
Il museo conserva infatti opere giapponesi, indiane, cinesi, birmane e thailandesi, di tipologie ed età differenti (dalla preistoria in poi) e affascinanti reperti provenienti dall’Iran e dal vicino Oriente.
Conserva inoltre, secondo un accordo siglato con il governo pachistano, rilievi e sculture dei centri protostorici ed ellenistici del Pakistan del nord e dei centri religiosi buddistici del Gandhara, oltre a testimonianze archeologiche dell’Afghanistan, paese in cui le guerre sembrano aver cancellato i risultati di scavi e scoperte.
Fra le collezioni è possibile ammirare gioielli, monete, sculture, dipinti, arazzi, vetri, ceramiche e mobili, provenienti dalle campagne di scavo e di restauro iniziate dal tibetologo internazionale ritenuto il piu’ grande orientalista italiano del Novecento, Giuseppe Tucci (Macerata 1894 - Tivoli 1984) fondatore negli anni trenta (insieme a Giovanni Gentile) dell’attuale Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente.
Alla conferenza stampa parteciperanno il sottosegretario di Stato, Nicola Bono, il direttore generale per l’archeologia italiana, Anna Maria Reggiani, la soprintendente Donatella Mazzeo, il presidente dell’Isiao, Gherardo Gnoli.
Fotografi e cine-operatori potranno fare le riprese a partire dalle ore 10.15.
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