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AL VIA LA RIFORMA DELLE FONDAZIONI LIRICO-SINFONICHE
Testo del comunicato
Razionalizzazione della gestione delle risorse per un rilancio degli enti lirici
Il 24 febbraio la Commissione Cultura del Senato ha approvato un emendamento per la riforma della legge sulle Fondazioni lirico-sinfoniche, provvedimento che martedì verrà votato in aula.
Si tratta di un emendamento del relatore, il Presidente della Commissione Cultura del Senato Franco Asciutti. A seguito degli intensi confronti tra il Direttore Generale per lo Spettacolo dal Vivo, Salvatore Nastasi, con i sindacati nazionali del settore e l’assemblea dei Sovrintendenti delle Fondazioni lirico-sinfoniche, così come stabilito dal tavolo con i Sindaci delle città e i Sovrintendenti convocato il 14 dicembre scorso dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali Giuliano Urbani, il Governo ha dato parere favorevole a tale emendamento. Il testo quindi è stato approvato in Commissione nella forma apprezzata dagli uni e dagli altri.
I punti salienti della riforma sono:
1. viene previsto che con apposito decreto del Ministro per i Beni e le Attività Culturali vengano specificati indirizzi e direttive al fine di assicurare efficaci economie di gestione, il contenimento delle scritture artistico-professionali, la riduzione del costo degli allestimenti e delle collaborazioni;
2. il nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro delle fondazioni, che partirà dal 2006, dovrà assicurare l’ottimale utilizzo del personale in ragione della produttività e dell’efficienza degli Enti;
3. i contratti integrativi aziendali saranno rinnovati solo dopo il nuovo contratto nazionale, in modo che possano tenere conto delle novità introdotte. Inoltre, essi non potranno più disciplinare o derogare istituti già previsti dal contratto nazionale, non potranno essere stipulati senza necessarie risorse di bilancio e non potranno costare più del 20% delle risorse impegnate per il contratto nazionale di ciascuna fondazione. Nella fase di prima applicazione, per evitare la decadenza dei contratti attualmente in essere, le sole clausole difformi dal nuovo contratto nazionale dovranno essere rinegoziate tra le parti;
4. blocco delle assunzioni a tempo indeterminato fino al 2007, con possibilità di assunzioni solo a tempo determinato nel limite del 15% dell’organico approvato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali;
5. norme più severe in materia di controllo dei bilanci delle fondazioni da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dello scioglimento del consiglio di amministrazione.
Il Ministro Giuliano Urbani ha apprezzato il grande senso di responsabilità di tutte le parti interessate per consentire alle Fondazioni lirico-sinfoniche di superare le oggettive difficoltà che si evidenziano praticamente in tutti i bilanci di tali istituzioni.
Ufficio Stampa MiBAC
Tel. 06-67232261